Memoria di una quarantena: due iniziative per onorarla - pomeriggio seconda parte
Fermi, fra le quattro mura, ci siamo forse soffermati sull’incommensurabile valore della libertà, trovando raffronti con realtà similari o affini. Ci siamo mossi più piano, forse, utilizzando nel quotidiano quello che ci era familiare, ma del quale fino a poco prima ci eravamo serviti con distrazione. Di oggetti, valori, vicinanze e lontananze abbiamo ritrovato lo spessore, l’importanza quasi irrinunciabile. E in molti, abbiamo forse capito l’importanza del rispetto del pianeta e delle sue creature anche non umane per evitare altre pandemie. Chissà, magari qualcuno ha cambiato consuetudini, ritrovato nuovo quello che aveva perso colore. Ci siamo ricordati con nostalgia lancinante della bellezza del mare aperto, del verde in cui respirare, del semplice camminare senza meta. Difficile dire cosa è stata la quarantena per ognuno di noi, tutto questo e certamente molto altro. Di questo strano tesoro cosa abbiamo fatto? Il ritorno alla normalità lo ha incenerito in un secondo o ce lo portiamo addosso a riprova che abbiamo imparato una lezione? Il valore della memoria di questo tempo speciale, da raccogliere in un luogo collettivo o da fissare sulle pagine di un diario: le iniziative del Museo diocesano Tridenditno con il "Museo della quarantena" e dell'Archivio Diaristico.
Con noi:
Domenica Primerano - Direttrice Museo diocesano Tridentino e presidentessa Associazione nazionale musei ecclesiastici
Natàlia Cangi - Direttrice dell’Archivio Diaristico Nazionale
Conduce: Paola Simonetti