Sud Sudan, l'attesa del Papa con il desiderio della pace nel cuore

Nel podcast parliamo del viaggio apostolico di Papa Francesco nella Repubblica democratica del Congo e in Sud Sudan. Padre Federico Gandolfi, frate minore francescano, parroco a Giuba da 8 anni, ci parla di un Paese dove la maggior parte della popolazione vive sotto il livello di povertà. Lo scopo principale di ciascuno è riuscire a mangiare oggi. Le pasticche per la malaria costano intorno ai 25 euro, ma c'è ancora chi non avendo quei soldi, muore. Padre Gandolfi racconta la grande attesa in Sud Sudan di Papa Francesco, "sperano e credono - dice - nella preghiera del Papa per tutti loro". Il territorio parrocchiale comprende 18 villaggi fuori Giuba, "ci si sposta - racconta ancora - fino a quasi 100 chilometri, facciamo anche tanti servizi anche con i bambini, in parrocchia non manca il calcio dove giocano a piedi nudi". C'è la questione dei campi per gli sfollati interni e dei bambini di strada. "Due volte alla settimana li andiamo a trovare, portiamo acqua, assistenza medica di primo soccorso, qualcosa da mangiare, ci aspettano. Per loro è importante la nostra presenza, di qualcuno che li ascolti".  Sempre nel podcast Luca Collodi racconta quanto detto dal Papa in aereo in volo verso Kinshasa e, in un'intervista realizzata nei giorni scorsi, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, spiega il significato di questo 40.esimo viaggio apostolico. "Si tratta - afferma - di due Paesi che si trovano in una situazione particolarmente difficile a causa dei conflitti in atto: quindi il Papa ci va come pastore che incontra il popolo di Dio e nello stesso tempo anche pellegrino di pace e di riconciliazione". 

Conduce: Debora Donnini