Ep. 28 - Le chiavi di Pietro - "Inquietudine"
“Il nostro cuore è inquieto, il nostro cuore ha sete: sete dell’incontro con Dio”. Questo pensiero tratto delle Confessioni di Sant’Agostino riassume la trama del 28mo episodio de "Le chiavi di Pietro" dedicato alla parola “inquietudine”. Nel vocabolario di Papa Francesco, e spesso anche in quello dei suoi predecessori, questo termine non esprime solo un “ansioso turbamento” ma l’attitudine di chi è in ricerca del divino. Non a caso, il Pontefice la utilizza il 25 maggio 2023, incontrando i referenti diocesani del Cammino Sinodale italiano, auspicando che la Chiesa sia capace di “raccogliere le inquietudini della storia” per lasciarsi interrogare da esse. Anche in tempo di pandemia, il 26 aprile 2020, nell’omelia pronunciata in diretta da Casa Santa Marta, Francesco sottolinea che “siamo nati con un seme di inquietudine” perché “Dio ha voluto così”. Per Pio XII, nel Natale 1953, l’inquietudine è generata dal materialismo, mentre per Paolo VI, a Fatima nel 1967, nasce dalla difficoltà di trovare la pace. Lo stesso Papa Montini nel ’72 interpreta profeticamente l’inquietudine delle contestazioni giovanili come reazione a una cultura priva di idee, quanto di fede. Nell’omelia dell’Epifania del 2012 Benedetto XVI si spinge fino a parlare di un Dio “inquieto in relazione all’uomo”, un “Dio che attende noi”. Padre Gaetano Piccolo sj, ordinario di filosofia presso la Pontificia Università Gregoriana, ci ricorda che l’inquietudine è lo “spaesamento” di cui parla Heidegger, uno dei maggiori filosofi del ‘900, che considerava questa angoscia come una delle peculiarità dell’essere umano che non va repressa. L’inquietudine - aggiunge - è la premessa necessaria a ogni “discernimento” di vita. Proprio dall’inquietudine nasce anche la musica del gruppo rock calabrese “Kantiere Kairòs”. Antonello Armieri, voce della band, ha sempre raccontato nelle sue canzoni il proprio cammino di fede. “È vero che molti non hanno coscienza che questa inquietudine è il richiamo di Dio”, ci racconta. “Noi l'abbiamo scoperto con le nostre cadute, con le nostre miserie”. Per lui il superamento dell’angoscia è in una scelta pratica: “Nel momento in cui ci attiviamo a fare qualcosa per il prossimo, scopriamo di conseguenza, e in modo assolutamente naturale, un nostro beneficio”. “Il nostro modo di fare musica - conclude - è infatti proprio quello di cercare di dare una direzione all'amore”.
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Sono citati in questo episodio:
Papa Francesco
Omelia per la celebrazione mattutina trasmessa in diretta da Casa Santa Marta, 26 aprile 2020
Udienza Generale, 17 maggio 2023
Papa Pio XII
Radiomessaggio ai popoli di tutto il mondo, 24 dicembre 1953
Papa Paolo VI
Omelia per la Santa Messa nella Basilica di Fatima, 13 maggio 1967
Omelia per la Domenica delle Palme, 26 marzo 1972
Papa Giovanni Paolo I
Discorso al Clero romano, 7 settembre 1978
Papa Benedetto XVI
Omelia per la Solennità dell'Epifania del Signore, 6 gennaio 2012
Papa Giovanni Paolo II
Udienza Generale, 6 giugno 1984
Con la collaborazione dell'Archivio Editoriale Multimediale - Radio Vaticana