Ep. 42 - La vera preghiera (il fariseo al tempio, il ripudio, il giovane ricco)
Il loro viaggio in direzione di Gerusalemme continuava. Una sera, Gesù racconta una parabola su chi presume di essere nel giusto: “Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: ‘O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adulteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo’. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: ‘O Dio, abbi pietà di me peccatore’. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato”.
Sulla piazza di un villaggio dove erano appena entrati s’è radunato un gruppo di farisei. Gesù non li evita. Gli chiedono: “È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?”. Egli rispose: “Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. Aggiunge che non è lecito ripudiare la propria moglie, nonostante la legge di Mosè lo permettesse, e dice che chi lo avesse fatto, avrebbe commesso adulterio. Gesù sapeva bene che la legge mosaica sul ripudio era abusata. Con le sue parole, il Maestro richiama l’essenziale della volontà di Dio. Dichiara adultero colui che si fosse risposato dopo aver ripudiato la moglie, come invece la tradizione permetteva.
Il Maestro sta per rimettere in marcia quando un giovane ben vestito e accompagnato da due servitori, gli si avvicina. Aveva anche lui una domanda: “Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?”. Gli risponde: “Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti”. Gli chiese: “Quali?”. Gesù risponde: “Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso”. Il giovane gli dice: “Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?”. Gli dice Gesù: “Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!”. Udita questa parola, il giovane se ne va, triste; possedeva infatti molte ricchezze. “In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”.