Ep. 51 -Dialogo dopocena (il comandamento dell’amore)
Gli undici continuano a dialogare con Gesù al termine della cena. Nasce una discussione tra gli apostoli su chi di loro fosse da considerare più grande. Il Maestro dice: “Chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve...”. “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri”. Quindi parlò della sua partenza imminente. Simon Pietro, gli dice: “Signore, dove vai?”. Gli risponde Gesù: “Dove io vado, tu per ora non puoi seguirmi; mi seguirai più tardi”. Pietro replica: “Signore, perché non posso seguirti ora? Darò la mia vita per te!”. Risponde Gesù: «Darai la tua vita per me? In verità io ti dico: non canterà il gallo, prima che tu non m’abbia rinnegato tre volte”. L’ apostolo rimane turbato.
Il Nazareno aggiunge: “Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Quando sarò andato nella Casa del Padre... verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via”. Gli dice Tommaso: “Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?”. Gli risponde Gesù: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto”.
Poi Gesù alza gli occhi al cielo e prega: “Padre, è venuta l’ora: glorifica il Figlio tuo perché il Figlio glorifichi te. Tu gli hai dato potere su ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo...”. Si alzano da tavola in silenzio. Lasciano la casa dopo aver ringraziato Dan, la moglie Maria e il giovane Marco. Quest’ultimo, li segue per accompagnarli nell’uliveto di proprietà della famiglia, dove la piccola comitiva avrebbe trovato rifugio per la notte. Scendono dalla città alta, percorrendo l’antica strada a gradini e passano attraverso il quartiere di Siloe. Si fermano sul monte degli Ulivi nell’orto chiamato Getsemani, anche Giuda, il traditore, lo conosceva perché Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli.