La storia di Wael, operatore umanitario fuggito dalla Siria.
In guerra gli operatori umanitari fanno più paura di chi spara. E' per questo motivo che Wael Hulou è dovuto fuggire dalla Siria nel 2013. Durante il terrificante assedio che aveva spaccato in due la città di Aleppo, contesa tra militari fedeli a Damasco e ribelli, Wael contribuisce ad organizzare i soccorsi per i suoi concittadini che fuggono da una parte all'altra della città. Ma in quei giorni di caos la pietà non è benvista e gli attivisti siriani vengono accusati di dare soccorso ai ribelli e arrestati casa per casa. Grazie a una soffiata Wael riesce a scappare e ripara nel vicino Libano, dove continua ad operare nel settore umanitario con il Jesuit Refugee Service; ma anche lì non è al sicuro. Inizia così la sua fuga verso l'Europa per tentare di ricostruirsi una vita, prima in Germania e poi in Italia. Oggi Wael continua a lavorare per i rifugiati a Roma, sempre con il JRS, ma la sua speranza resta quella di rivedere il suo paese in pace e di riabbracciare la sua famiglia.
Non Mi Chiamo Rifugiato è una trasmissione ideata e realizzata da Stefano Leszczynski per la Radio Vaticana, in collaborazione con il Centro Astalli di Roma.
La musica della sigla è stata composta e realizzata da Luca Leszczynski.
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