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2023.09.28 Papaple_Papale_CONCILIO

Ep. 13 - Papale papale - "Concilio"

Giovanni XXIII, saluto ai fedeli partecipanti alla fiaccolata in occasione dell’apertura del Concilio Vaticano II 11 ottobre 1962

Cari figliuoli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero; qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata, stasera – osservatela in alto! – a guardare a questo spettacolo. 

(...) Tornando a casa, troverete i bambini; date una carezza ai vostri bambini e dite: “Questa è la carezza del Papa”. Troverete qualche lacrima da asciugare. Fate qualcosa, dite una parola buona. Il Papa è con noi specialmente nelle ore della tristezza e dell'amarezza.  E poi, tutti insieme ci animiamo cantando, sospirando, piangendo, ma sempre sempre pieni di fiducia nel Cristo che ci aiuta e che ci ascolta, continuare e riprendere il nostro cammino.  (…) Oggi noi iniziamo un Anno, un Anno – chi lo sa? – speriamolo bene: il Concilio comincia e non sappiamo quando finirà.

Paolo VI, Angelus 11 ottobre 1970

Noi ricordiamo: come oggi, undici ottobre, otto anni fa, si apriva qui, nella Basilica di San Pietro, dal Nostro venerato Predecessore, Papa Giovanni XXIII, il Concilio Ecumenico Vaticano II. Alla sera di quel giorno benedetto, forse ricorderete, egli si affacciò a questa finestra salutando la folla con parole familiari.

La Chiesa si trova ancora nel cono di luce del Concilio e prosegue il suo cammino nel tempo verso l’estremo avvenire con più chiara coscienza attuale di sé e del mondo.

Giovanni Paolo II, celebrazione per il XXV anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II, 11 ottobre 1987

E che cosa è stato questo Concilio, se non un’ennesima conferma dell’amore e della vigile sollecitudine del Signore, che è il buon pastore della sua Chiesa? Nel tempo opportuno egli riunì i suoi servi, i vescovi di tutto il mondo i quali, accogliendo l’appello di Pietro nella persona del suo successore Giovanni XXIII, vennero sul colle Vaticano per intraprendere un comune lavoro a servizio del gregge, loro affidato.

(...) Coloro ai quali fu dato di partecipare, negli anni 1962-1965, ai lavori del Concilio in questa basilica di San Pietro, non dimenticheranno mai quale benedizione sia abitare nella casa del Signore.

Benedetto XVI, udienza generale 10 ottobre 2010

Io ricordo bene quel periodo: ero un giovane professore di teologia fondamentale all’Università di Bonn, e fu l’Arcivescovo di Colonia, il Cardinale Frings, per me un punto di riferimento umano e sacerdotale, che mi portò con sé a Roma come suo consulente teologo; poi fui anche nominato perito conciliare. Per me è stata un’esperienza unica: dopo tutto il fervore e l’entusiasmo della preparazione, ho potuto vedere una Chiesa viva - quasi tremila Padri conciliari da tutte le parti del mondo riuniti sotto la guida del Successore dell’Apostolo Pietro - che si mette alla scuola dello Spirito Santo, il vero motore del Concilio. Rare volte nella storia si è potuto, come allora, quasi «toccare» concretamente l’universalità della Chiesa in un momento della grande realizzazione della sua missione di portare il Vangelo in ogni tempo e fino ai confini della terra.

Francesco, discorso ai partecipanti all’incontro promosso dal Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione 11 ottobre 2017

«La Chiesa nella sua dottrina, nella sua vita e nel suo culto perpetua e trasmette a tutte le generazioni tutto ciò che essa è, e tutto ciò che essa crede». I Padri al Concilio non potevano trovare espressione sintetica più fortunata per esprimere la natura e missione della Chiesa. Non solo nella “dottrina”, ma anche nella “vita” e nel “culto” viene offerta ai credenti la capacità di essere Popolo di Dio. 

(...) La Tradizione è una realtà viva e solo una visione parziale può pensare al “deposito della fede” come qualcosa di statico. La Parola di Dio non può essere conservata in naftalina come se si trattasse di una vecchia coperta da proteggere contro i parassiti! No. La Parola di Dio è una realtà dinamica, sempre viva, che progredisce e cresce perché è tesa verso un compimento che gli uomini non possono fermare.

11 ottobre 2023