Ep. 28 - Papale papale - "Santi"
Benedetto XVI, Angelus 1 novembre 2010
La santità, imprimere Cristo in sé stessi, è lo scopo di vita del cristiano. Il beato Antonio Rosmini scrive: “Il Verbo aveva impresso se stesso nelle anime dei suoi discepoli col suo aspetto sensibile … e con le sue parole … aveva dato ai suoi quella grazia … con la quale l’anima percepisce immediatamente il Verbo”. (...) “Alla vita dei Santi non appartiene solo la loro biografia terrena, ma anche il loro vivere ed operare in Dio dopo la morte. Nei Santi diventa ovvio: chi va verso Dio non si allontana dagli uomini, ma si rende invece ad essi veramente vicino”.
Giovanni Paolo II Angelus 1 novembre 1978
Alla nostra comune preghiera aggiungerò una particolare intenzione per le vocazioni sacerdotali nella Chiesa di tutto il mondo. Mi rivolgo a Cristo perché chiami molti giovani e dica loro: “Vieni e seguimi”. E chiedo ai giovani di non opporsi, di non rispondere: “no”. A tutti domando di pregare e di collaborare per le vocazioni. La messe è grande.
La festività di Tutti i Santi ci dice proprio quanto abbondante sia la messe. Non la messe della morte, ma della salvezza. Non la messe del mondo, immagine passeggera, ma la messe di Cristo, che dura nei secoli.
Giovanni Paolo I, udienza generale 13 settembre 1978
Anche la Chiesa cattolica ha del sapone straordinario: vangelo, sacramenti, preghiera. Il vangelo letto e vissuto; i sacramenti celebrati nella dovuta maniera; la preghiera ben usata sarebbero un sapone meraviglioso capace di farci tutti santi. Non siamo tutti santi, perché non abbiamo adoperato abbastanza questo sapone. Vediamo di corrispondere alle speranze dei Papi, che hanno indetto e applicato il Concilio, Papa Giovanni, Papa Paolo. Cerchiamo di migliorare la Chiesa, diventando noi più buoni. Ciascuno di noi e tutta la Chiesa potrebbe recitare la preghiera ch'io sono solito recitare: Signore, prendimi come sono, con i miei difetti, con le mie mancanze, ma fammi diventare come tu mi desideri.
Pio XII, Preghiera per l’Anno Santo Natale 1948
Desta nelle anime di quelli, che Ti chiamano Padre, la fame e la sete della giustizia sociale e della carità fraterna nelle opere e nella verità.
Dà, o Signore, la pace ai nostri giorni », pace alle anime, pace alle famiglie, pace alla patria, pace fra le nazioni. Che l'iride della pacificazione e della riconciliazione ricopra sotto la curva della sua luce serena la Terra santificata dalla vita e dalla passione del Tuo Figlio divino.
Dio di ogni consolazione! Profonda è la nostra miseria, gravi sono le nostre colpe, innumerevoli i nostri bisogni; ma più grande è la nostra fiducia in Te. Consapevoli della nostra indegnità, mettiamo filialmente la nostra sorte nelle Tue mani, unendo le nostre deboli preghiere all'intercessione e ai meriti della gloriosissima Vergine Maria e di tutti i Santi.
Francesco, Angelus 1 novembre 2013
I Santi non sono superuomini, né sono nati perfetti. Sono come noi, come ognuno di noi, sono persone che prima di raggiungere la gloria del cielo hanno vissuto una vita normale, con gioie e dolori, fatiche e speranze. Ma cosa ha cambiato la loro vita? Quando hanno conosciuto l’amore di Dio, lo hanno seguito con tutto il cuore, senza condizioni e ipocrisie; hanno speso la loro vita al servizio degli altri, hanno sopportato sofferenze e avversità senza odiare e rispondendo al male con il bene, diffondendo gioia e pace. Questa è la vita dei Santi: persone che per amore di Dio nella loro vita non hanno posto condizioni a Lui; non sono stati ipocriti; hanno speso la loro vita al servizio degli altri per servire il prossimo; hanno sofferto tante avversità, ma senza odiare. I Santi non hanno mai odiato. Capite bene questo: l’amore è di Dio, ma l’odio da chi viene? L’odio non viene da Dio, ma dal diavolo! E i Santi si sono allontanati dal diavolo; i Santi sono uomini e donne che hanno la gioia nel cuore e la trasmettono agli altri. Mai odiare, ma servire gli altri, i più bisognosi; pregare e vivere nella gioia; questa è la strada della santità!