Ep. 81 - Papale papale -"Pescatori"
Giovanni XXIII, festa dei Santi Pietro e Paolo, celebrazione dei primi Vespri 28 giugno 1962
Siamo come sul mare, nella barca di Pietro, il pescatore, dove Gesù era salito, e di là parlava alle turbe. S. Luca racconta il bell'episodio.
— Finito che Gesù ebbe di parlare, disse a Simone: « Va al largo con la barca, e calate le reti per la pesca ». Gli rispose Simone: « Maestro, abbiamo faticato tutta una notte senza prender nulla, ma sulla tua parola calerò le reti ». Così fece infatti, e ne seguì una pescagione copiosissima.
(...) Il mare di Galilea, su cui Gesù si posa, è il secolo, diremo meglio il mondo intero, che egli è venuto a redimere. La barca di Pietro è la Santa Chiesa, di cui Pietro, Simone il pescatore, fu fatto capo. L'ordine di Gesù a Pietro e ai suoi perchè vadano al largo e portino a più vasto ardimento la pescagione, il Duc in altum dell'umile naviglio, è Roma, la capitale del mondo di allora, riservata a divenire, più tardi, la vera capitale, e il centro elevato e luminoso del mondo cristiano. La rete da gettarsi su le onde per la conquista delle anime è la predicazione apostolica.
Giovanni Paolo II, visita pastorale a Fano, Santa Messa per i pescatori e per i marittimi 12 agosto 1984
La mia presenza oggi in mezzo a voi vuole sottolineare che la Chiesa vi è vicina, onora il vostro lavoro, non di rado pericoloso e duro, conosce le vostre ansie e preoccupazioni, sostiene i vostri diritti, consola le vostre solitudini e le vostre nostalgie. Nel progresso che caratterizza la società moderna, il pescatore può talvolta sentirsi tentato dal desiderio di un lavoro sicuro sulla terra ferma. Eppure, chi è nato sul mare non può sradicare il mare dal suo cuore, quel mare immenso e misterioso che accende la fantasia e fa palpitare gli animi. Fatevi sempre coraggio, cari pescatori!
Francesco, discorso alla delegazione di pescatori da San Benedetto del Tronto 18 gennaio 2020
Cari amici, il vostro è un lavoro antico. Anche il mio predecessore Pietro era pescatore. Nel Vangelo leggiamo una serie di avvenimenti legati alla vita e al mondo dei pescatori. I primi discepoli di Gesù erano “vostri colleghi”, e Lui li chiamò a seguirlo proprio mentre stavano sistemando le reti sulla riva del lago di Galilea. Mi piace pensare che anche oggi, quanti tra voi siete cristiani, sentiate la presenza spirituale del Signore accanto a voi. La vostra fede anima valori preziosi: la religiosità popolare che si esprime nella fiducia in Dio, nel senso della preghiera e nell’educazione cristiana dei figli; la stima per la famiglia; il senso della solidarietà, per cui sentite il bisogno di aiutarvi a vicenda e di soccorrervi nelle necessità. Per favore, non perdete questi valori!
Pio XII, radiomessaggio nel 450.mo anniversario del transito di San Francesco di Paola 16 giugno 1957
Memori della tenerezza con cui il Redentore Gesù predilesse gli uomini delle barche e delle reti, vivendo in mezzo a loro ed eleggendoli alla dignità di « pescatori di uomini » (Matth. 4, 19), vivamente desideriamo di essere spiritualmente presenti tra voi in questa ora di giubilo religioso.
La gente di mare sia in primo luogo gente di Dio! Come potrebbe, del resto, essere altrimenti? Il mare! Questa maestosa creatura di Dio rispecchia di Lui l'immensità negli sconfinati suoi orizzonti; di Lui la bellezza nei vaghi colori delle sue acque e nell'incanto delle sue rive; di Lui i misteri della scienza e della sapienza nei profondi suoi abissi; di Lui la potenza irresistibile e talora la giusta collera nelle sue tremende tempeste; ma il mare riflette altresì, anzi attua di Lui la benigna provvidenza con le ricchezze inesauribili di sostentamento, che racchiude ed offre a tutti gli uomini operosi. Voi, gente del mare, siete in grado d'intendere più chiaramente la sua voce nel coro di lode e di benedizione che le creature dell'universo, obbedendo all'invito dello Spirito Santo, innalzano al loro Creatore e Signore...