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2023.09.21 Papale Papale Regola

Ep. 88 - Papale papale -"Regola"

Francesco, omelia nella Festa della presentazione del Signore nella Giornata mondiale della vita consacrata, 2 febbraio 2015

Per un religioso, progredire significa abbassarsi nel servizio, cioè fare lo stesso cammino di Gesù, che «non ritenne un privilegio l’essere come Dio» (Fil 2,6). Abbassarsi facendosi servo per servire.

E questa via prende la forma della regola, improntata al carisma del fondatore, senza dimenticare che la regola insostituibile, per tutti, è sempre il Vangelo. Lo Spirito Santo, poi, nella sua creatività infinita, lo traduce anche nelle diverse regole di vita consacrata che nascono tutte dalla sequela Christi, e cioè da questo cammino di abbassarsi servendo. Attraverso questa “legge” i consacrati possono raggiungere la sapienza, che non è un’attitudine astratta ma è opera e dono dello Spirito Santo.

Giovanni XXIII, discorso nel 750.mo anniversario dell’approvazione della regola francescana, 16 aprile 1959

Qui al Laterano, nella Basilica « Urbis et Orbis mater et caput », non sono gli Apostoli che stasera ci adunano: ma S. Francesco d'Assisi, l'« homo catholicus et totus apostolicus », che raccoglie i suoi figli da oltre sette secoli intorno a sé.

(...)

Stasera è il ricordo della sua Regola, che ci attrasse quassù. Si direbbe che la figura di Papa Innocenzo III di incomparabile memoria, qui riposante nel suo nobile e magnifico mausoleo, si sia come svegliata dal suo riposo per riconfermarci la realtà del suo sogno, il prodigio della Provvidenza celeste: per cui quella Regola, approvata non senza esitazione in un primo tempo, e poi per divina ispirazione riconosciuta come richiamo di Gesù al suo insegnamento più alto, venne ornata la prima volta da apostolico sigillo. Può destare qualche ammirazione il fatto della moltiplicazione delle famiglie religiose, che sotto lo stesso nome del Poverello di Assisi presentano variazioni così numerose, e talora impressionanti, di abito, di vita monastica, di forme di apostolato.

Benedetto XVI, udienza generale 9 aprile 2008

Cari fratelli e sorelle,  vorrei oggi parlare di san Benedetto, Fondatore del monachesimo occidentale, e anche Patrono del mio pontificato. (...) Di fatto, l’opera del Santo e, in modo particolare, la sua Regola si rivelarono apportatrici di un autentico fermento spirituale, che mutò nel corso dei secoli, ben al di là dei confini della sua Patria e del suo tempo, il volto dell’Europa, suscitando dopo la caduta dell’unità politica creata dall’impero romano una nuova unità spirituale e culturale, quella della fede cristiana condivisa dai popoli del continente. E’ nata proprio così la realtà che noi chiamiamo “Europa”. (...) Di fatto, quando, il 21 marzo 547, Benedetto concluse la sua vita terrena, lasciò con la sua Regola e con la famiglia benedettina da lui fondata un patrimonio che ha portato nei secoli trascorsi e porta tuttora frutto in tutto il mondo. 

Giovanni Paolo II, discorso ai partecipanti ad un convegno su San Bernardo di Chiaravalle 14 settembre 1990

La diffusione dei vostri Ordini nel mondo intero, tra popoli così differenti per razza, nazionalità e mentalità dimostra chiaramente la validità e l’universalità del messaggio bernardiano.

Tale messaggio, originale derivazione e coerente applicazione della Regola di san Benedetto, si fonda, come è ben noto, su di una particolare stima verso l’esperienza contemplativa, che, soprattutto nella figura di san Bernardo, si coniuga in maniera mirabile con le esigenze dell’azione più concreta e materiale.

Per Bernardo, infatti, la divina contemplazione non è semplicemente speculazione filosofica, ma, sulla scorta dell’insegnamento evangelico, essa corrisponde a un’intima unione con Cristo, considerato come “sposo” dell’anima, e come “sposo” della Chiesa. Sottolineare il primato della contemplazione significa allora, per Bernardo, subordinare ogni interesse e ogni attività alla conquista dell’amicizia con il Signore, dalla quale scaturisce l’impegno della carità fraterna, che tende a condurre gli uomini alla medesima esperienza spirituale. 

24 gennaio 2024