Ep. 102 - Papale papale -"Fiaccola"
Giovanni XXIII, discorso ai fedeli partecipanti alla fiaccolata in occasione dell’apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II, 11 ottobre 1962
Cari figliuoli, sento le vostre voci. La mia è una voce sola, ma riassume la voce del mondo intero; qui tutto il mondo è rappresentato. Si direbbe che persino la luna si è affrettata, stasera – osservatela in alto! – a guardare a questo spettacolo.
Noi chiudiamo una grande giornata di pace; di pace: « Gloria a Dio, e pace agli uomini di buona volontà ». Ripetiamo spesso questo augurio e quando possiamo dire che veramente il raggio, la dolcezza della pace del Signore ci unisce e ci prende, noi diciamo: “Ecco qui un saggio di quello che dovrebbe essere la vita, sempre, di tutti i secoli, e della vita che ci attende per l’eternità”.
Giovanni Paolo II, discorso ai giovani al termine della fiaccolata presso il Santuario della Madonna del Monte ad Imola, 9 maggio 1986
Questa fiaccola accesa è prima di tutto il simbolo della fede cristiana, che accompagna e illumina la vostra giovinezza. Osservando la fiamma, che arde nelle vostre mani e che rompe le tenebre della notte, viene spontaneo pensare alle parole dell’evangelista Giovanni: “In lui - in Cristo - era la vita, e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre” (Gv 1, 4). Anche oggi, nella società in cui dovete vivere, c’è un oscuramento della coscienza religiosa e morale; c’è la notte dell’errore e del peccato. Ma c’è pure la luce della Verità rivelata da Cristo. C’è la luce della vostra fede!
(...) Siate fiaccole che ardono in mezzo al mondo: dov’è la notte dell’incredulità brilli la luce della vostra fede.
Benedetto XVI, Cappella Papale nel IV anniversario della morte di Giovanni Paolo II, 2 aprile 2009
Se le parole di Cristo rimangono in noi, possiamo propagare la fiamma di quell’amore che Egli ha acceso sulla terra; possiamo portare alta la fiaccola della fede e della speranza, con la quale avanziamo verso di Lui, mentre ne attendiamo il ritorno glorioso alla fine dei tempi. E’ la fiaccola che il Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato in eredità. L’ha consegnata a me, come suo successore; ed io questa sera la consegno idealmente, ancora una volta, in un modo speciale a voi, giovani di Roma, perché continuiate ad essere sentinelle del mattino, vigili e gioiosi in quest’alba del terzo millennio. Rispondete generosamente all’appello di Cristo!
Francesco, Concistoro ordinario pubblico 27 agosto 2022
Con il Signore riportate nel Vangelo di Luca il Signore ci chiama nuovamente a metterci dietro a Lui, a seguirlo sulla via della sua missione. Una missione di fuoco – come quella di Elia –, sia per quello che è venuto a fare sia per come lo ha fatto. E a noi, che nella Chiesa siamo stati presi tra il popolo per un ministero di speciale servizio, è come se Gesù consegnasse la fiaccola accesa, dicendo: Prendete, «come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi» (Gv 20,21). Così il Signore vuole comunicarci il suo coraggio apostolico, il suo zelo per la salvezza di ogni essere umano, nessuno escluso. Vuole comunicarci la sua magnanimità, il suo amore senza limiti, senza riserve, senza condizioni, perché nel suo cuore brucia la misericordia del Padre.