Ep. 124 - Papale papale -"Esercizi"
Giovanni Paolo II, discorso al termine degli esercizi spirituali 18 marzo 2000
A conclusione degli Esercizi Spirituali, ringrazio il Signore che mi ha offerto la gioia di condividere con voi, cari e venerati fratelli della Curia Romana, questi giorni di grazia e di preghiera.
(...) Ringrazio anche a nome di ciascuno di voi il carissimo Mons. François Xavier Nguyên Van Thuân, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, il quale, con semplicità ed ispirato afflato spirituale, ci ha guidati nell'approfondimento della nostra vocazione di testimoni della speranza evangelica all'inizio del terzo millennio. Testimone egli stesso della Croce nei lunghi anni di carcerazione in Viêt Nam, ci ha raccontato frequentemente fatti ed episodi della sua sofferta prigionia, rafforzandoci così nella consolante certezza che quando tutto crolla attorno a noi e forse anche dentro di noi, Cristo resta l'indefettibile nostro sostegno.
Giovanni XXIII, discorso all’Azione Cattolica 13 maggio 1962
Ci è gradito sapere che vi proponete di migliorare la vostra formazione interiore, culturale e apostolica attraverso esercizi spirituali e ritiri periodici, secondo la formula indovinata di « qualificare » le vostre schiere. Sarà questa, con l'aiuto di Dio, la condizione prima per le vere affermazioni dell'Unione.
Tra gli obiettivi, proposti alla vostra azione, piace ricordare ancora l'impegno per la cristiana formazione della gioventù, che lo stesso Pio XI volle inserito nei vostri Statuti, e Pio XII confermò. Le nuove generazioni, a quanto si può rilevare, si affacciano alla vita in tutto degne delle tradizioni di santità, di verità, di sano ardimento, che furono proposte dai fondatori della Gioventù cattolica e benedette da Pio IX. È una fiaccola ardente, che di mano in mano si tramanda, e deve brillare sempre di più. Ora, solo la approfondita conoscenza della dottrina cristiana può garantire che i giovani sapranno corrispondere alla attese della Chiesa.
Benedetto XVI, discorso alla Federazione italiana degli esercizi spirituali 9 febbraio 2008
Vale pertanto la pena ricordare che gli "Esercizi" sono un’esperienza dello spirito con caratteristiche proprie e specifiche, ben riassunte in una vostra definizione, che mi piace richiamare: "Una forte esperienza di Dio, suscitata dall’ascolto della sua Parola, compresa e accolta nel proprio vissuto personale, sotto l’azione dello Spirito Santo, la quale, in un clima di silenzio, di preghiera e con la mediazione di una guida spirituale, dona capacità di discernimento in ordine alla purificazione del cuore, alla conversione della vita, alla sequela di Cristo, per il compimento della propria missione nella Chiesa e nel mondo". Accanto ad altre pur lodevoli forme di ritiro spirituale è bene che non venga meno la partecipazione agli Esercizi Spirituali, caratterizzati da quel clima di silenzio completo e profondo che favorisce l’incontro personale e comunitario con Dio e la contemplazione del volto di Cristo. Su questa esigenza, che i miei Predecessori ed io stesso abbiamo più volte richiamato, non si insisterà mai sufficientemente.
Francesco, Angelus 15 settembre 2013
Cari fratelli e sorelle, ieri, in Argentina, è stato proclamato Beato José Gabriel Brochero, sacerdote della diocesi di Córdoba, nato nel 1840 e morto nel 1914. Spinto dall’amore di Cristo si dedicò interamente al suo gregge, per portare tutti nel Regno di Dio, con immensa misericordia e zelo per le anime. Stava con la gente, e cercava di portare tanti agli esercizi spirituali. Andava per chilometri e chilometri, cavalcando le montagne, con la sua mula che si chiamava “Facciabrutta”, perché non era bella. Andava anche con la pioggia, era coraggioso!