Ep. 143 - Papale papale -"Paradiso"
Giovanni Paolo II, discorso ai ragazzi di San Basilio, 11 marzo 1979
Dobbiamo pensare al paradiso! La carta della nostra vita cristiana la giochiamo puntando sul paradiso! Questa certezza e questa attesa non distoglie dai nostri impegni terreni, anzi li purifica e li intensifica, come ne è prova la vita di tutti i Santi.
La nostra vita è un cammino verso il paradiso, dove saremo amati e ameremo per sempre e in modo totale e perfetto. La nostra vita è un cammino verso nil Paradiso.
Giovanni Paolo I, udienza generale 20 settembre 1978
Dio è onnipotente, Dio mi ama immensamente, Dio è fedele alle promesse. Ed è Lui, il Dio della misericordia, che accende in me la fiducia; per cui io non mi sento né solo, né inutile, né abbandonato, ma coinvolto in un destino di salvezza, che sboccherà un giorno nel Paradiso. (...) Vorrei che leggeste un'omelia tenuta da S. Agostino nel giorno di Pasqua sull'Alleluia. Il vero Alleluia - dice pressappoco - lo canteremo in Paradiso. Quello sarà l'Alleluia dell'amore pieno: questo, di adesso, è l'Alleluia dell'amore affamato, cioè della speranza.
Pio XII, radiomessaggio all’Azione Cattolica italiana 8 dicembre 1953
E certamente nel volto della propria Madre Iddio ha raccolto tutti gli splendori della sua arte divina. Lo sguardo di Maria! il sorriso di Maria! la dolcezza di Maria! la maestà di Maria, Regina del cielo e della terra! Come splende la luna nel cielo oscuro, così la bellezza di Maria si distingue da tutte le bellezze, che paiono ombre accanto a Lei. Maria è la più bella di tutte le creature. Voi sapete, diletti figli e figlie, quanto facilmente una bellezza umana, che è come l'ombra d'un fiore, rapisce ed esalta un cuore gentile: che cosa dunque esso non farebbe dinanzi alla bellezza di Maria, se potesse contemplarla svelata, faccia a faccia, Così l'Alighieri vide nel Paradiso (cant. 31, v. 130-135), in mezzo a « più di mille Angeli festanti », « ridere una bellezza, che letizia - era negli occhi a tutti gli altri santi »: Maria!
Francesco, Regina Caeli 10 maggio 2020
Dio è innamorato di noi, siamo i suoi figli. E per noi ha preparato il posto più degno e bello: il Paradiso. Non dimentichiamolo: la dimora che ci attende è il Paradiso. Qui siamo di passaggio. Siamo fatti per il Cielo, per la vita eterna, per vivere per sempre. Per sempre: è qualcosa che ora non riusciamo neppure a immaginare. Ma è ancora più bello pensare che questo per sempre sarà tutto nella gioia, nella comunione piena con Dio e con gli altri, senza più lacrime, senza rancori, senza divisioni e turbamento.
Ma come raggiungere il Paradiso? Qual è la via? Ecco la frase decisiva di Gesù. Oggi di dice: «Io sono la via» (v. 6). Per salire in Cielo la via è Gesù: è avere un rapporto vivo con Lui, è imitarlo nell’amore, è seguire i suoi passi.
Paolo VI, solenne concelebrazione a conclusione dell’Anno della Fede 30 giugno 1968
Noi crediamo nella vita eterna. Noi crediamo che le anime di tutti coloro che muoiono nella grazia di Cristo, sia che debbano ancora esser purificate nel Purgatorio, sia che dal momento in cui lasciano il proprio corpo siano accolte da Gesù in Paradiso, come Egli fece per il Buon Ladrone, costituiscono il Popolo di Dio nell’aldilà della morte, la quale sarà definitivamente sconfitta nel giorno della Resurrezione, quando queste anime saranno riunite ai propri corpi.
Noi crediamo che la moltitudine delle anime, che sono riunite intorno a Gesù ed a Maria in Paradiso, forma la Chiesa del Cielo, dove esse nella beatitudine eterna vedono Dio così com’è (Cfr. 1 Io. 3, 2; Dz.-Sch. 1000) e dove sono anche associate, in diversi gradi, con i santi Angeli al governo divino esercitato da Cristo glorioso, intercedendo per noi ed aiutando la nostra debolezza con la loro fraterna sollecitudine.