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2024.03.14 Paaple Papale GUARDIE

Ep. 160 - Papale papale -"Guardie"

Francesco, discorso alla Guardia Svizzera Pontificia, in occasione del giuramento delle nuove Giardie, 4 maggio 2015

Nella storia della Chiesa, molti uomini e donne hanno fatto propria la chiamata di questo grande amore. Le Guardie Svizzere che hanno combattuto durante il Sacco di Roma e che hanno dato la loro vita per la difesa del Papa, hanno seguito questa chiamata. E rispondere con dedizione a questa chiamata significa seguire Cristo.

Negli Esercizi Spirituali sant’Ignazio di Loyola, che da giovane era stato un soldato, parla della “chiamata del Re”, cioè Cristo, che vuole edificare il suo Regno e sceglie i suoi collaboratori. Il Signore vuole costruire il suo Regno con la collaborazione degli uomini. Ha bisogno di persone decise e coraggiose. Così, secondo sant’Ignazio, Cristo Re chiede a chi vuole andare con Lui di accontentarsi dello stesso cibo, della stessa bevanda e degli stessi abiti suoi. Gli chiede di essere pronto a faticare durante il giorno e a stare sveglio di notte, perché così parteciperà alla vittoria (cfr ES, 91ss.).

Allo stesso tempo, Ignazio paragona il mondo a due campi militari, uno con il vessillo di Cristo e l’altro con il vessillo di Satana. Ci sono solo questi due campi. Per il cristiano la scelta è chiara: egli segue il vessillo di Cristo (cfr ibid.,136ss.).

Paolo VI, discorso agli allievi della Guardia Svizzera 7 maggio 1977

Quest’incontro con voi pertanto, cari figli, costituisce un’occasione per noi graditissima e quanto mai significativa per riconfermare pubblicamente la nostra viva riconoscenza e il nostro sincero apprezzamento per il servizio da voi svolto nella nostra dimora; servizio nel quale vi esortiamo a perseverare con quella dedizione piena e generosa che vi ha sempre distinti anche di fronte ai molti disagi e sacrifici richiesti, che spesso potranno sfuggire alla valutazione degli uomini, ma non a quella di Dio.

(...) Dovunque e in ogni situazione della vita, la fedeltà al Vicario di Cristo sia sempre il vostro distintivo di onore, il vostro tesoro. Anche di ciò ha bisogno la Chiesa soprattutto oggi per la sua difesa, per il suo sviluppo, e su di essa principalmente fa affidamento per svolgere la sua laboriosa, e spesso difficile, ma insostituibile missione nel mondo.

Benedetto XVI, discorso alla Guardia Svizzera Pontificia, in occasione del giuramento delle nuove Giardie, 5 maggio 2007

Vi aiuti il Signore, cari amici, a realizzare compiutamente questa vostra peculiare missione, lavorando ogni giorno “acriter et fideliter”, con coraggio e con fedeltà. Per questo, non cessate di alimentare il vostro spirito con la preghiera e l’ascolto della parola di Dio; partecipate con devozione alla Santa Messa e coltivate una filiale devozione verso Maria. Invocate e cercate di imitare i vostri santi Patroni Martino, Sebastiano e Nicola di Flüe, “defensor pacis et pater patriae”, perché dal Cielo vi assistano, e voi possiate “servire fedelmente, lealmente e onorevolmente il Sommo Pontefice ed i suoi legittimi Successori”, come ognuno di voi pronunzia nella formula del giuramento. Quanto a me, mentre vi ringrazio ancora una volta per la vostra dedizione, esprimo voti augurali particolarmente per le nuove Guardie Svizzere.

03 maggio 2024