Ep. 184- Papale papale -"Granello"
Benedetto XVI, Angelus 17 giugno 2012
Il granello di senape, considerato il più piccolo di tutti i semi. Pur così minuto, però, esso è pieno di vita , ; dal suo spezzarsi nasce un germoglio capace di rompere il terreno, di uscire alla luce del sole e di crescere fino a diventare «più grande di tutte le piante dell’orto» (cfr Mc 4,32): la debolezza è la forza del seme, lo spezzarsi è la sua potenza. E così è il Regno di Dio: una realtà umanamente piccola, composta da chi è povero nel cuore, da chi non confida nella propria forza, ma in quella dell’amore di Dio, da chi non è importante agli occhi del mondo; eppure proprio attraverso di loro irrompe la forza di Cristo e trasforma ciò che è apparentemente insignificante.
Giovanni XXIII, discorso ad un gruppo di missionari 11 ottobre 1959
Diletti figli!
I popoli vi aspettano. Con la soavità del messaggio di Cristo voi porterete il segreto della vera pace e del tranquillo progresso. Con un lavoro paziente e tenace, i Missionari di tutte le epoche hanno contribuito alla elevazione dei popoli, irradiandoli con la luce della Croce di Cristo ! E’ vero che in alcuni paesi quest'opera è stata dimenticata, o svalutata, quando non si è giunti a varie forme, palesi o velate, di ostilità. Ma Noi alimentiamo in cuore la speranza, lietamente espressa dal Nostro Predecessore S. Leone Magno: « le persecuzioni non impiccoliscono la Chiesa, ma l'ingrandiscono; ed il campo del Signore si veste di messi sempre più abbondanti, quando i granelli, l'un dopo l'altro caduti, rinascono moltiplicandosi ». Fatevi dunque coraggio!
Pio XII, radiomessaggio nel 450.mo anniversario del transito di San Francesco di Paola, 16 giugno 1957
La particolare ammirazione e devozione dei marittimi verso S. Francesco di Paola non trae motivo soltanto dall'essere egli nato in una città costiera o per avere più volte traversato i mari, operando miracoli a vantaggio dei naviganti, bensì dalle eccelse virtù che adornarono la sua vita, alcune delle quali corrispondono mirabilmente all'indole e alle doti naturali della gente di mare.
Ravvivate nella memoria la dolce figura del Santo in quell'episodio prodigioso, tramandato dalle cronache contemporanee che narrano il passaggio dello stretto di Messina sul suo sdrucito mantello posato sulle onde. Lo zelo della gloria di Dio e la carità verso il prossimo lo sospingono; la povertà volontaria e l'austerità, abbracciate come norma di vita, lo accompagnano; una sconfinata fiducia in Dio lo sorregge : tutto ciò in un'aura di semplicità e di umiltà, proprie di chi crede con fermezza nella parola di Cristo: « Se avrete tanta fede quanto un granello di senapa, potrete dire a questo monte: spòstati di qui a là, ed esso si sposterà, e nulla vi sarà impossibile » (Matth. 7, 20).
Francesco, Santa Messa nella Giornata mondiale degli anziani 23 luglio 2023
Il regno dei cieli, dice Gesù, è l’opera di Dio che agisce in modo silenzioso nelle trame della storia, al punto da sembrare un’azione piccola e invisibile, come quella di un minuscolo granello di senape. Ma, quando questo granello cresce, «è più grande delle altre piante dell’orto e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a fare il nido fra i suoi rami» (Mt 13,32). Anche la nostra vita è così, fratelli e sorelle: veniamo al mondo nella piccolezza, diventiamo adulti, poi anziani; all’inizio siamo un piccolo seme, poi ci nutriamo di speranze, realizziamo progetti e sogni, il più bello dei quali è diventare come quell’albero, che non vive per sé stesso, ma per fare ombra a chi lo desidera e offrire spazio a chi vuole costruirci il nido. Così che a crescere insieme, in questa parabola, sono alla fine il vecchio albero e gli uccellini. Penso ai nonni: come sono belli questi alberi rigogliosi, sotto i quali i figli e i nipoti realizzano i propri “nidi”, imparano il clima di casa e provano la tenerezza di un abbraccio. Si tratta di crescere insieme: l’albero verdeggiante e i piccoli che hanno bisogno del nido, i nonni con i figli e i nipoti, gli anziani con i più giovani.