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2024.02.15 Papaple Papale ROMA

Ep. 200- Papale papale -"Roma"

Pio XII, discorso al popolo romano, 22 dicembre 1946

Mai forse la missione di Roma non è stata più grande, più benefica, più indispensabile che nell'ora presente. Dai sette colli, protese le braccia materne, essa estende il suo impero spirituale sul mondo, che misteriosamente avvolge nella sua luce. Quella luce, che prima apparve, quando la Chiesa, Sposa di Cristo, si sciolse dalle gramaglie delle persecuzioni e, coronata con segno di vittoria, uscì dai circhi e dagli anfiteatri dianzi ruggenti alla sua rovina; quando, immortale vindice della verità, più sicura dell'avvenire che il pontefice di Giove ascendente con la tacita vergine il Campidoglio (dum Capitolium scandet cum tacita virgine Pontifex - Horat. Carm. III, 30, 8-9), Si accinse con la spada dello spirito, che è il verbo di Dio, a continuare e ad estendere la pacifica religiosa conquista di un mondo di popoli, più vasto di quello domato dal ferro e dalle legioni dei Cesari.

Paolo VI, visita in Campidoglio 16 aprile 1966

Siamo molto commossi e molto meravigliati di trovarci in questa sede ed in questa assemblea. Qui è Roma. La vostra, la Nostra. Roma dei secoli. Roma della civiltà latina e cristiana. Qui la sua culla, qui la sua reggia. Qui Roma si fa idea, qui simbolo, qui maestà, qui mistero. Non diciamo di più; ma notiamo soltanto che questo è bello, e (...) questo è grande. Un'ora della storia romana si compie; e Noi ne ascoltiamo gli squillanti rintocchi: sono squillanti di pienezza, di forza, di armonia e di pace. Li ascoltiamo volentieri, e ne benediciamo Iddio. Li ascoltiamo volentieri, non senza gustare il senso d'una certa sorpresa dell'avvenimento presente: il Papa in Campidoglio.

Giovanni Paolo II, discorso ai membri della Giunta capitolina 6 febbraio 1989

Roma appare una città a due facce: accanto a immensi tesori di beni religiosi, culturali, umani, si osservano settori di molteplici malesseri morali: angoli da Terzo Mondo; punte di grande ricchezza e sacche di grande povertà; accanto a gruppi che dispongono di ogni tipo di beni materiali, esistono altri che hanno appena il necessario. Vi sono pochi che possiedono molto e molti che possiedono poco.

(...) Lo sfondo generale dei mali di Roma, delle sue povertà vecchie e nuove, richiamato anche di recente, è noto a tutti. Vi sono problemi materiali della casa, dei quartieri con insufficienti servizi; ma vi sono anche quelli più specificamente umani che toccano gli anziani, gli handicappati, i disoccupati, i clandestini, i nomadi, gli ammalati di AIDS, i malati mentali, i drogati, i piccoli delinquenti.

A nessuno sfugge che il vero sviluppo non si misura con un parametro puramente economico, né si realizza sfruttando solo l’abbondanza dei beni materiali e dei servizi, ma con la volontà di accrescere la dignità della persona umana. 

Francesco, discorso all’amministrazione capitolina 26 marzo 2019

Roma, lungo i suoi quasi 2.800 anni di storia, ha saputo accogliere e integrare diverse popolazioni e persone provenienti da ogni parte del mondo, appartenenti alle più varie categorie sociali ed economiche, senza annullarne le legittime differenze, senza umiliare o schiacciare le rispettive peculiari caratteristiche e identità.

(...) Questa Città ha accolto studenti e pellegrini, turisti, profughi e migranti provenienti da ogni regione d’Italia e da tanti Paesi del mondo. È diventata polo d’attrazione e cerniera. Cerniera tra il nord continentale e il mondo mediterraneo, tra la civiltà latina e quella germanica, tra le prerogative e le potestà riservate ai poteri civili e quelle proprie del potere spirituale.

(...) Roma è quindi divenuta meta e simbolo per tutti coloro che, riconoscendola come capitale d’Italia e centro del Cattolicesimo, si sono incamminati verso di essa per ammirarne i monumenti e le tracce del passato, per venerare le memorie dei Martiri, per celebrare le principali feste dell’anno liturgico e per i grandi pellegrinaggi giubilari, ma anche per prestare la loro opera al servizio delle Istituzioni della Nazione italiana o della Santa Sede.

28 giugno 2024