Ep. 211 - Papale papale -"Vacanze"
Giovanni Paolo II, Angelus 6 luglio 1997
Uno dei valori della vacanza è quello dell'incontro, dello stare insieme agli altri in modo disinteressato, per il piacere dell'amicizia e del condividere momenti sereni. Conoscendo tuttavia l'animo umano e i condizionamenti della società dei consumi, vorrei suggerire, specialmente ai giovani, di fare vacanze sane, che siano cioè di sana evasione, evitando trasgressioni nocive alla salute propria e degli altri. Altrimenti si finisce per sprecare tempo e risorse e di tornare dalle "ferie" tanto attese senza alcun beneficio. Evadere può essere utile, ma a patto che non si evada da sani criteri morali e anche semplicemente dal doveroso rispetto della propria salute.
Il diritto ad una vacanza non deve far dimenticare quanti, per varie ragioni, non possono lasciare il loro ambiente ordinario, perché impediti dall'età, da motivi di salute o di lavoro, da strettezze economiche o da altri problemi.
Benedetto XVI, Angelus 17 luglio 2005
Nel mondo in cui viviamo, diventa quasi una necessità potersi ritemprare nel corpo e nello spirito, specialmente per chi abita in città, dove le condizioni di vita, spesso frenetiche, lasciano poco spazio al silenzio, alla riflessione e al distensivo contatto con la natura. Le vacanze sono, inoltre, giorni nei quali ci si può dedicare più a lungo alla preghiera, alla lettura e alla meditazione sui significati profondi della vita, nel contesto sereno della propria famiglia e dei propri cari. Il tempo delle vacanze offre opportunità uniche di sosta davanti agli spettacoli suggestivi della natura, meraviglioso "libro" alla portata di tutti, grandi e piccini. A contatto con la natura, la persona ritrova la sua giusta dimensione, si riscopre creatura, piccola ma al tempo stesso unica, "capace di Dio" perché interiormente aperta all'Infinito.
Paolo VI, Angelus 5 agosto 1973
E all’augurio delle buone vacanze, cioè del riposo ristoratore a sostegno della consueta e per molti pesante attività, vogliamo aggiungere un voto, che sembra contraddire il primo, ma invece lo perfeziona e garantisce alle buone vacanze una loro impagabile soddisfazione: facciamo in modo che questo tempo libero, che chiamiamo vacanze, non sia del tutto né dissipazione, né egoismo. Distensione, ristoro, ricreazione (nel senso etimologico), sì, ma intelligente e vigilante. Vi sono, ad esempio, letture serie, alle quali non possiamo dare durante l’anno il tempo necessario; vi sono escursioni, che sono scoperte delle tante belle ricchezze della nostra storia e della nostra arte, a queste diamo di preferenza la nostra scelta.
E poi ricordiamoci che le vacanze sono il periodo privilegiato per le buone amicizie, per conoscere luoghi, costumi, bisogni del popolo che di solito non avviciniamo, e per l’incontro con nuove persone degne della nostra conversazione. Niente fatuità, niente egoismo: il pensiero della povera gente, ed ancora essa è moltitudine, non deve essere cancellato dai nostri spiriti; guardiamo nella stampa la documentazione dei paesi ove si muore di sete e di miseria totale, ai paesi dove guerre e guerriglie infieriscono ancora, a quelli del famoso terzo mondo, che non trova forze in se stesso per sollevarsi a livello umano e moderno.
Francesco, Angelus 6 agosto 2017
In questa prospettiva, il tempo estivo è momento provvidenziale per accrescere il nostro impegno di ricerca e di incontro con il Signore. In questo periodo, gli studenti sono liberi dagli impegni scolastici e tante famiglie fanno le loro vacanze; è importante che nel periodo del riposo e del distacco dalle occupazioni quotidiane, si possano ritemprare le forze del corpo e dello spirito, approfondendo il cammino spirituale.
(...) Voglia la nostra Madre e Madre di Dio aiutarci ad entrare in sintonia con la Parola di Dio, così che Cristo diventi luce e guida di tutta la nostra vita. A Lei affidiamo le vacanze di tutti, perché siano serene e proficue, ma soprattutto l’estate di quanti non possono fare le vacanze perché impediti dall’età, da motivi di salute o di lavoro, da ristrettezze economiche o da altri problemi, affinché sia comunque un tempo di distensione, allietato da presenze amiche e da momenti lieti.