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Ep. 237 - Papale papale -"Amore"

Francesco, udienza generale 9 settembre 2020

Amo non solo chi mi ama: la mia famiglia, i miei amici, il mio gruppo, ma anche quelli che non mi amano, amo anche quelli che non mi conoscono, amo anche quelli che sono stranieri, e anche quelli che mi fanno soffrire o che considero nemici (cfr Mt 5,44). Questa è la saggezza cristiana, questo è l’atteggiamento di Gesù. E il punto più alto della santità, diciamo così, è amare i nemici, e non è facile. Certo, amare tutti, compresi i nemici, è difficile – direi che è un’arte! Però un’arte che si può imparare e migliorare. L’amore vero, che ci rende fecondi e liberi, è sempre espansivo e inclusivo. Questo amore cura, guarisce e fa bene. Tante volte fa più bene una carezza che tanti argomenti, una carezza di perdono e non tanti argomenti per difendersi. È l’amore inclusivo che guarisce.

Benedetto XVI, Angelus 22 ottobre 2006

In effetti, la missione, se non è animata dall'amore, si riduce ad attività filantropica e sociale. Per i cristiani, invece, valgono le parole dell'apostolo Paolo: "L'amore del Cristo ci spinge" (2 Cor 5, 14). La carità che mosse il Padre a mandare il suo Figlio nel mondo, e il Figlio ad offrirsi per noi fino alla morte di croce, quella stessa carità è stata riversata dallo Spirito Santo nel cuore dei credenti. Ogni battezzato, come tralcio unito alla vite, può così cooperare alla missione di Gesù, che si riassume in questo: recare ad ogni persona la buona notizia che "Dio è amore" e, proprio per questo, vuole salvare il mondo.

Pio XII, radiomessaggio 24 dicembre 1943

Per il vostro labbro rinasca nei fratelli la conoscenza del Padre celeste, che, anche in tempi di terribile miseria, governa il mondo con sapiente e provvida bontà; sperimentino la tranquilla felicità, che viene da una vita ardente dell'amore di Dio. Ma l'amore di Dio rende l'animo delicatamente sensibile anche ai bisogni dei fratelli, pronto all'aiuto spirituale e materiale, disposto ad ogni rinunzia, affinché rifiorisca nel cuore di tutti l'amore fervido ed attivo.

Oh forza della carità di Cristo! Noi la sentiamo vibrante nella tenerezza del Nostro cuore di Padre, che, ugualmente aperto e teso verso tutti, Ci fa inculcare col grido della Nostra parola l'opera di misericordia e di soccorrevole amore.

Giovanni Paolo II, visita al Sacrario delle Fosse Ardeatine 21 marzo 1982

Sono venuto per ascoltare, insieme con voi, le parole, forti e chiare, degli scomparsi, vittime della logica irrazionale e dissennata della barbarie omicida.

Qui, dove la violenza si è scatenata in smisurata follia, essi invitano tutti alla solidarietà, alla comprensione, e ci assicurano che la vittoria definitiva sarà quella dell’amore, e non quella dell’odio; essi ci avvertono che quando si nega e si offende Dio, si nega e si offende anche l’uomo, abbassandolo a strumento dei propri capricci, delle proprie ideologie, dei propri progetti di potenza e di sopruso.

Giovanni XXIII, radiomessaggio on occasione del Natale 21 dicembre 1961

Buono dev'essere l'uomo singolo: buono perchè specchio di coscienza pura, ove non entri la doppiezza, il calcolo, la durezza di cuore. Buono perchè dedito a uno studio continuo di purificazione interiore e di vera perfezione; buono perchè fedele ad una immutabile fermezza di proposito, cui si adegui ogni pensiero e ogni azione.

Buona la famiglia, in cui il reciproco amore palpiti come fiamma nell'esercizio di ogni virtù. La bontà addolcisce e rafforza l'autorità paterna, e si diffonde dalla delicatezza materna; essa impronta altresì l'obbedienza dei figli, ne tempera la esuberanza, ispira gli immancabili sacrifici.

20 agosto 2024