Ep. 231 - Papale papale -"Spiagge"
Paolo VI, Angelus 6 agosto 1967
A Voi, carissimi Figli, il Nostro augurio di «buone vacanze». Esso si estende dappertutto, nelle campagne, sulle spiagge, sui monti, dovunque vi è gente che si riposa, e che cerca nella distensione delle forze fisiche e spirituali e nel contatto con la natura e nella conversazione di buone amicizie un momento di pace e di serenità e una ripresa di energie e di salute nelle membra e nell’animo.
È diventato un periodo importante quello delle ferie estive nel disegno della vita moderna, e Noi auguriamo a tutti che lo possano onestamente godere con una migliore coscienza del grande dono di Dio che è la vita, e con una più attenta e pensosa visione del quadro del mondo terrestre che ci circonda.
Memori della tenerezza con cui il Redentore Gesù predilesse gli uomini delle barche e delle reti, vivendo in mezzo a loro ed eleggendoli alla dignità di « pescatori di uomini » (Matth. 4, 19), vivamente desideriamo di essere spiritualmente presenti tra voi in questa ora di giubilo religioso.
Vi abbiamo particolarmente nel cuore, voi, accorsi nella incantevole città di Messina per tributare l'omaggio della fervida devozione all'inclito vostro Protettore; voi che Ci ascoltate, mentre solcate gli oceani a bordo di potenti navi; voi, umili pescatori delle spiagge italiane, lavoratori operosi dei porti e dei cantieri; voi tutti che del mare fate come la vostra dimora, e che il mare abbraccia, quasi madre d'immensa famiglia, provvedendo a ciascuno il lavoro e il sostentamento.
Francesco, videomessaggio in memoria dei martiri copti uccisi in Libia 15 febbraio 2021
E’’ il giorno di oggi che ho nel cuore, quel febbraio del 2015. Ho nel cuore quel battesimo di sangue, questi ventuno uomini battezzati cristiani con l’acqua e lo Spirito, e quel giorno battezzati anche con il sangue. Sono i nostri Santi, Santi di tutti i cristiani, Santi di tutte le confessioni e tradizioni cristiane. Sono coloro che hanno imbiancato la loro vita nel sangue dell’Agnello, sono coloro… del popolo di Dio, del popolo fedele di Dio.
Sono andati a lavorare all’estero per sostenere le loro famiglie: uomini normali, padri di famiglia, uomini con l’illusione [il desiderio] di avere dei figli; uomini con la dignità dei lavoratori, che non solo cercano di avere pane a casa loro, ma di portarlo a casa con la dignità del lavoro. E questi uomini hanno dato testimonianza di Gesù Cristo. Sgozzati dalla brutalità dell’Isis, morivano dicendo: “Signore Gesù!”, confessando il nome di Gesù.
E’ vero che c’è una tragedia, che questa gente ha lasciato la vita sulla spiaggia; ma è vero anche che la spiaggia è stata benedetta dal loro sangue.
Giovanni Paolo II, visita pastorale a Rimini 29 agosto 1982
Un grazie sincero ed un saluto cordiale rivolgo a voi tutti, cittadini della bella e cara Rimini, come pure a voi, ospiti provenienti da varie parti d’Italia e del mondo, che siete venuti a cercare riposo sulle ridenti spiagge di questa terra.