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2024.07.26 Papale Papale ARCA

Ep. 281 - Papale papale - "Arca"

Francesco, Solennità di Pentecoste 19 maggio 2013

La novità ci fa sempre un po’ di paura, perché ci sentiamo più sicuri se abbiamo tutto sotto controllo, se siamo noi a costruire, a programmare, a progettare la nostra vita secondo i nostri schemi, le nostre sicurezze, i nostri gusti. E questo avviene anche con Dio. Spesso lo seguiamo, lo accogliamo, ma fino ad un certo punto; ci è difficile abbandonarci a Lui con piena fiducia, lasciando che sia lo Spirito Santo l’anima, la guida della nostra vita, in tutte le scelte; abbiamo paura che Dio ci faccia percorrere strade nuove, ci faccia uscire dal nostro orizzonte spesso limitato, chiuso, egoista, per aprirci ai suoi orizzonti. Ma, in tutta la storia della salvezza, quando Dio si rivela porta novità - Dio porta sempre novità -, trasforma e chiede di fidarsi totalmente di Lui: Noè costruisce un’arca deriso da tutti e si salva.

Giovanni Paolo II, visita alla parrocchia di Santa Prisca 21 febbraio 1988

L’alleanza con il patriarca Noè è caratterizzata dal fatto che essa è stata stabilita dopo il diluvio. Questo era stato causato dai peccati commessi dagli uomini d’allora. L’alleanza era quindi un segno del perdono e della grazia da parte di Dio. “Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutto nessun vivente dalle acque del diluvio, né più il diluvio devasterà la terra” (Gen 9, 11).

Dal Libro della Genesi si può dedurre che il diluvio biblico, che devastò la terra e tutto ciò che esisteva in essa, tranne gli esseri salvati nell’arca di Noè, fu il castigo per un altro diluvio, quello del peccato (cf. Gen 6), nel quale si resero ben presto evidenti gli effetti della corruzione provocata dal peccato originale nei cuori e nelle coscienze del genere umano.

Benedetto XVI, Messa nella solennità della Beata Vergine Maria 15 agosto 2011

“Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza” (Ap 11,19). Qual è il significato dell’arca? Che cosa appare? Per l’Antico Testamento, essa è il simbolo della presenza di Dio in mezzo al suo popolo. Ma ormai il simbolo ha ceduto il posto alla realtà. Così il Nuovo Testamento ci dice che la vera arca dell’alleanza è una persona viva e concreta: è la Vergine Maria. Dio non abita in un mobile, Dio abita in una persona, in un cuore: Maria, Colei che ha portato nel suo grembo il Figlio eterno di Dio fatto uomo, Gesù nostro Signore e Salvatore. Nell’arca – come sappiamo – erano conservate le due tavole della legge di Mosè, che manifestavano la volontà di Dio di mantenere l’alleanza con il suo popolo, indicandone le condizioni per essere fedeli al patto di Dio, per conformarsi alla volontà di Dio e così anche alla nostra verità profonda. Maria è l’arca dell’alleanza, perché ha accolto in sé Gesù; ha accolto in sé la Parola vivente, tutto il contenuto della volontà di Dio, della verità di Dio.

Pio XII, radiomessaggio 24 dicembre 1943

Cristo solo può allontanare i funesti spiriti dell'errore e del peccato, che hanno aggiogato l'umanità ad una tirannica e avvilente schiavitù, asservendola ad un pensiero e ad un volere, dominati e mossi dall'insaziabile bramosia di beni senza limiti.

Cristo solo, che ci ha tolti al triste servaggio della colpa, può insegnare a spianare la via verso una libertà nobile e disciplinata, appoggiata e sostenuta su di una vera rettitudine e consapevolezza morale.

Cristo solo, « sulle cui spalle riposa il dominio » (cfr. Is. 9, 6), con la sua soccorritrice onnipotenza può sollevare e trarre il genere umano dalle angustie senza nome, che lo tormentano nel corso di questa vita, e avviarlo alla felicità.

15 ottobre 2024