Ep. 318 - Papale papale - "Sviluppo"
Pio XII, radiomessaggio in occasione della Giornata della famiglia 23 marzo 1952
La famiglia è la culla della nascita e dello sviluppo di una nuova vita, la quale, affinché non perisca, ha bisogno di essere curata ed educata: diritto, questo, e dovere fondamentale dato e imposto immediatamente da Dio ai genitori. Contenuto e scopo dell’educazione nell’ordine naturale è lo sviluppo del bambino per divenire un uomo completo: contenuto e scopo dell’educazione cristiana è la formazione del nuovo essere umano, rinato nel battesimo, a perfetto cristiano. Tale obbligo, che fu sempre costume e vanto delle famiglie cristiane, è solennemente sancito dal canone 1113 del Codice di diritto canonico, che suona così: «Parentes gravissima obligatione tenentur prolis educationem tum religiosam et moralem, tum physicam et civilem pro viribus curandi, et etiam temporali eorum bono providenti ». « I genitori hanno il gravissimo obbligo di curare con tutte le loro forze l’educazione, così religiosa e morale, come fisica e civile, dei loro figli, e di provvedere anche al loro benessere temporale ».
Paolo VI, Angelus 20 luglio 1969
Oggi, lo sviluppo scientifico ed operativo dell’umanità arriva ad un traguardo che sembrava irraggiungibile: il pensiero e la azione dell’uomo dove potranno ancora arrivare? L’ammirazione, l’entusiasmo, la passione per gli strumenti, per i prodotti dell’ingegno e della mano dell’uomo ci affascinano, forse fino alla follia. E qui è il pericolo: da questa possibile idolatria dello strumento noi dovremo guardarci. È vero che lo strumento moltiplica oltre ogni limite l’efficienza dell’uomo; ma questa efficienza è sempre a suo vantaggio? Lo fa più buono? più uomo? O non potrebbe lo strumento imprigionare l’uomo che lo produce e renderlo servo del sistema di vita che lo strumento nella sua produzione e nel suo uso impone al proprio padrone? Tutto ancora dipende dal cuore dell’uomo.
Benedetto XVI, udienza generale 8 luglio 2009
La mia nuova Enciclica Caritas in veritate... si ispira per la sua visione fondamentale ad un passo della lettera di san Paolo agli Efesini, dove l’Apostolo parla dell’agire secondo verità nella carità: “Agendo – lo abbiamo sentito ora -secondo verità nella carità, cerchiamo di crescere in ogni cosa tendendo a Lui, che è il capo, Cristo” (4,15). La carità nella verità è quindi la principale forza propulsiva per il vero sviluppo di ogni persona e dell’umanità intera. Per questo, attorno al principio “caritas in veritate”, ruota l’intera dottrina sociale della Chiesa. Solo con la carità, illuminata dalla ragione e dalla fede, è possibile conseguire obiettivi di sviluppo dotati di valenza umana e umanizzante. La carità nella verità “è principio intorno a cui ruota la dottrina sociale della Chiesa, un principio che prende forma operativa in criteri orientativi”.
Francesco, discorso ai membri della Pontificia Accademia per la Vita 20 febbraio 2023
In passato la connessione tra culture, attività sociali e ambiente, grazie a interazioni meno fitte e ad effetti più lenti, risultava meno impattante. Oggi, invece, il rapido sviluppo dei mezzi tecnici rende più intensa ed evidente l’interdipendenza tra l’uomo e la “casa comune”, come già riconosceva San Paolo VI nella Populorum progressio [4]. Anzi, la forza e l’accelerazione degli interventi è tale da produrre mutazioni significative – perché c’è un’accelerazione geometrica, non matematica –, sia nell’ambiente che nelle condizioni di vita dell’uomo, con effetti e sviluppi non sempre chiari e prevedibili. Lo stanno dimostrando varie crisi, da quella pandemica a quella energetica, da quella climatica a quella migratoria, le cui conseguenze si ripercuotono le une sulle altre, amplificandosi a vicenda. Un sano sviluppo tecnologico non può non tener conto di questi complessi intrecci.