Ep. 357 - Papale papale - "Conclave"
Pio XII, discorso in onore di Papa Pio X, 3 giugno 1951
Quanto a Noi, che eravamo allora agli inizi del Nostro sacerdozio, già al servizio della Santa Sede, non potremo mai dimenticare la intensa Nostra commozione, quando, nel meriggio di quel 4 agosto 1903, dalla Loggia della Basilica Vaticana la voce del Cardinale Primo Diacono annunziò alla moltitudine che quel Conclave — così notevole per tanti aspetti! — aveva portato la sua scelta sul Patriarca di Venezia, Giuseppe Sarto.
Fu allora pronunziato per la prima volta al cospetto del mondo il nome di Pio X. Che cosa doveva significare questo nome per il Papato, per la Chiesa, per l'umanità? Mentre oggi, dopo quasi mezzo secolo, Noi ripassiamo in spirito il succedersi dei gravi e complessi avvenimenti che lo hanno riempito, la Nostra fronte s'inchina e le Nostre ginocchia si piegano in ammirata adorazione dei consigli divini, il cui mistero lentamente si svela ai poveri occhi umani, man mano che si compie nel corso della storia.
Paolo VI, discorso ai rappresentanti della Stampa 29 giugno 1963
L’altro avvenimento (...) è il recente Conclave, dal quale Noi siamo usciti curvi sotto il peso delle chiavi di Pietro, e del quale voi vi preparate a dare, divulgando la grande cerimonia conclusiva di domani, notizie, impressioni, presagi e commenti. Dovremmo Noi attenuare l’espressione della Nostra riconoscenza per quel po’ di fantastico, di inesatto, d’inopportuno, che nella relazione e nella interpretazione di questo fatto, troppo relativo alla Nostra persona e troppo controllato dall’opinione pubblica, si è potuto talora riscontrare? Saremo indulgenti verso questi - ahimè! non insoliti - arbitri giornalistici, per fermare invece la sguardo sul complessivo valore del vostro servizio d’informazione; e avendolo visto, nel suo insieme, riguardoso e benevolo verso la Nostra umile persona, e serio e deferente verso la Santa Sede, gli daremo volentieri il premio del Nostro encomio e della Nostra gratitudine.
Benedetto XVI, discorso ai cardinali 22 aprile 2005
Un grazie sentito non posso, inoltre, non rivolgere a quanti, con diverse mansioni, hanno cooperato all’organizzazione e allo svolgimento del Conclave, aiutando in molti modi i Cardinali a trascorrere nel modo più sicuro e tranquillo queste giornate cariche di responsabilità.
Venerati Fratelli, a voi il mio più personale ringraziamento per la fiducia che avete riposto in me eleggendomi Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa universale. E’ un atto di fiducia che costituisce un incoraggiamento a intraprendere questa nuova missione con più serenità, perché sono persuaso di poter contare, oltre che sull’indispensabile aiuto di Dio, anche sulla vostra generosa collaborazione. Vi prego, non fatemi mai mancare questo vostro sostegno! Se da una parte mi sono presenti i limiti della mia persona e delle mie capacità, dall’altra so bene qual è la natura della missione che mi è affidata e che mi accingo a svolgere con atteggiamento di interiore dedizione.
Francesco, udienza a tutti i cardinali 15 marzo 2013
Questo periodo dedicato al Conclave è stato carico di significato non solo per il Collegio Cardinalizio, ma anche per tutti i fedeli. In questi giorni abbiamo avvertito quasi sensibilmente l’affetto e la solidarietà della Chiesa universale, come anche l’attenzione di tante persone che, pur non condividendo la nostra fede, guardano con rispetto e ammirazione alla Chiesa e alla Santa Sede. Da ogni angolo della terra si è innalzata fervida e corale la preghiera del Popolo cristiano per il nuovo Papa, e carico di emozione è stato il mio primo incontro con la folla assiepata in Piazza San Pietro. Con quella suggestiva immagine del popolo orante e gioioso ancora impressa nella mia mente, desidero manifestare la mia sincera riconoscenza ai Vescovi, ai sacerdoti, alle persone consacrate, ai giovani, alle famiglie, agli anziani per la loro vicinanza spirituale, così toccante e fervorosa.