Ep. 350 - Papale papale - "Venerazione"
Giovanni Paolo II, udienza generale 22 ottobre 1997
Il Concilio Vaticano II afferma che il culto della Beata Vergine, "quale sempre fu nella Chiesa, sebbene del tutto singolare, differisce essenzialmente dal culto di adorazione, prestato al Verbo incarnato come al Padre e allo Spirito Santo, e particolarmente lo promuove" (Lumen Gentium, 66).
Con queste parole la Costituzione Lumen Gentium ribadisce le caratteristiche del culto mariano. La venerazione dei fedeli verso Maria, pur superiore al culto rivolto agli altri santi, è tuttavia inferiore al culto di adorazione riservato a Dio, dal quale differisce essenzialmente. Con il termine "adorazione" viene indicata la forma di culto che l'uomo rende a Dio, riconoscendolo Creatore e Signore dell'universo. (...) Il Concilio ricorda che la venerazione dei cristiani per la Vergine "singolarmente promuove" il culto prestato al Verbo incarnato, al Padre ed allo Spirito Santo. (...) Venerare la Madre di Dio significa affermare la divinità di Cristo.
Giovanni XXIII, discorso presso il Santuario di Loreto 4 ottobre 1962
Motivi di pietà religiosa mossero Papi e personaggi illustri di ogni secolo a sostare in preghiera in questa Basilica di Loreto, che si estolle sul digradare dei colli Piceni verso il mare Adriatico. Animati da fervida fede in Dio e da venerazione verso la Madre di Gesù e nostra, essi vennero qui in pellegrinaggio, talora in tempi difficili e di gravi ansietà per la Chiesa. (...) L'atto di venerazione alla Madonna di Loreto, che compiamo oggi, Ci riporta col pensiero a 62 anni or sono, quando venimmo qui per la prima volta, di ritorno da Roma, dopo aver acquistato le Indulgenze del Giubileo indetto da Papa Leone. Era il 20 settembre del 1900. Alle ore due del pomeriggio, ricevuta la santa Comunione, potemmo effondere la Nostra anima in prolungata e commossa preghiera.
Paolo VI, incoronazione dell’effigie della Madonna di Pompei 23 aprile 1965
Ricordi e pensieri sorgono nel Nostro spirito in così singolare circostanza, ma non ne faremo menzione nel breve momento concesso alla Nostra parola; solo avremo un cenno, che Ci sembra doveroso per riconoscenza e per ammirazione, alla memoria del Servo di Dio Bartolo Longo, a cui Pompei deve il suo Santuario, le opere che lo circondano e l’immenso alone di pietà mariana che ne rende famoso nella Chiesa e nel mondo il nome benedetto. Grande memoria, che ci svela arcani e materni disegni della Madonna e ci invita a un perenne risveglio di culto e di fiducia verso la Madre di Cristo. Né possiamo dimenticare il giorno lontano, nell’aprile del 1907, quando Noi fanciullo, con i Nostri piissimi Familiari, visitammo per la prima volta il Santuario di Pompei e pregammo davanti alla sacra Immagine, che ora abbiamo il gaudio di vedere e di venerare davanti a Noi.
Francesco, atto di venerazione all’immacolata in Piazza di Spagna 8 dicembre 2013
Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
La Parola di Dio in Te si è fatta carne.
Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore:
il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti,
la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti,
la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano,
ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata.