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Udienza generale 21 ottobre 2020

Alessandro Di Bussolo - Città del Vaticano

All’udienza generale di oggi, Papa Francesco ha completato la riflessione sui Salmi, che ci insegnano a pregare Dio per noi, ma anche per i fratelli e per il mondo. Ha spiegato che non può scendere a salutare i fedeli, "perché venite tutti insieme e si perde la distanza", ma è vicino a tutti con il cuore. E poi ha parlato del pianto di un bimbo durante le letture. Ha chiesto di non fermare quel piccolo lamento, nemmeno in Chiesa “perché è la voce che attira la tenerezza di Dio” su di noi e con noi.

Nella catechesi, il Papa ha spiegato che i salmi ci possono aiutare a vincere la tentazione dell’”empietà”, “cioè di vivere, e forse anche di pregare, come se Dio non esistesse, e come se i poveri non esistessero”. Se la preghiera non è fasulla,  ha concluso Francesco, anche il fratello, la sorella, diventa importante. Chi adora Dio, ama i suoi figli. Chi rispetta Dio, rispetta gli esseri umani.

21 ottobre 2020