Udienza generale del 10 febbraio
Adriana Masotti -Città del Vaticano
Chi prega è come l’innamorato, che porta sempre nel cuore la persona amata, ovunque egli si trovi". Papa Francesco nella catechesi all'udienza generale di oggi afferma che il dialogo con Dio è sempre possibile, anche senza parole, e tutto diventa occasione per parlare con lui. Ma è nel tempo presente che lo possiamo incontrare: "Né ieri né domani, oggi". E sottolinea: "Non esiste altro meraviglioso giorno che l’oggi che stiamo vivendo. La gente che vive sempre pensando nel futuro, nel futuro: “Ma, sarà meglio…”, ma non prende l’oggi come viene: è gente che vive nella fantasia, non sa prendere il concreto del reale. E l’oggi è reale, l’oggi è concreto. E la preghiera si fa nell’oggi. Gesù ci viene incontro oggi, questo oggi che stiamo vivendo". La preghiera ci dà coraggio, prosegue, ci accompagna nella vita. Ci insegna ad amare. Preghiamo per tutti senza giudicare, esorta il Papa, soprattutto per le persone infelici o sole. La preghiera ottiene miracoli.
Al termine della catechesi, nei saluti in lingua italiana, Francesco rivolge un invito ai fedeli: "In una società che continua ad essere lacerata da contrasti e divisioni, dice, siate segno di un progetto di riconciliazione e di fraternità che affonda le sue radici nel Vangelo".