Udienza generale del 5 maggio 2021
Adriana Masotti - Città del Vaticano
All'udienza generale di questa mattina Papa Francesco ha parlato della preghiera di contemplazione. La dimensione contemplativa dell’essere umano, ha affermato, “è un po’ come il ‘sale’ della vita: dà sapore alle nostre giornate”. E’ un modo di essere, non dipende dagli occhi, ma dal cuore. E qui, ha proseguito, entra in gioco la preghiera, che è il “respiro” della nostra relazione con Dio. "La contemplazione è sguardo di fede fissato su Gesù”, diceva il santo Curato d’Ars e il Papa commenta: Tutto nasce da lì: da un cuore che si sente guardato con amore. Papa Francesco ha osservato quindi che il dualismo tra preghiera e carità non appartiene al messaggio cristiano. In Gesù non c’è contrapposizione tra contemplazione e azione. E ha affermato: "C’è un’unica grande chiamata, una grande chiamata, nel Vangelo, ed è quella a seguire Gesù sulla via dell’amore. Questo è l’apice, è il centro di tutto. In questo senso, carità e contemplazione sono sinonimi, dicono la medesima cosa".