Udienza generale del 21 settembre
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Nella catechesi all’udienza generale, Papa Francesco è tornato a ripercorrere le tappe principali del suo recente viaggio in Kazakhstan e a ringraziare per l’accoglienza ricevuta. Del Paese elogia la volontà di essere luogo di incontro e di dialogo in cui le religioni sono poste al centro dell’impegno per la costruzione di un mondo più fraterno. Si tratta di una volontà che, afferma, va incoraggiata e sostenuta.
Francesco prosegue affermando: "Come pure ho auspicato che possa proseguire la costruzione di una democrazia sempre più matura, in grado di rispondere effettivamente alle esigenze dell’intera società. È un compito arduo, che richiede tempo, ma già bisogna riconoscere che il Kazakhstan ha fatto scelte molto positive, come quella di dire “no” alle armi nucleari e quella di buone politiche energetiche e ambientali. Questo è stato coraggioso".
La Chiesa in Kazakhstan è piccola, ma gioiosa. Per lei Francesco auspica d’essere “piccolo gregge, ma non difensivo, aperto e fiducioso nell’azione dello Spirito Santo, che soffia liberamente dove e come vuole”.