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Udienza generale del 12 ottobre 2022

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Il Papa prosegue il ciclo di catechesi sul discernimento e questa volta offre all’attenzione dei fedeli l’aspetto del desiderio che muove la ricerca del bene per la nostra vita. “Il desiderio è la mancanza della stella, del punto di riferimento che orienta il cammino della vita - afferma - evoca una sofferenza e nello stesso tempo una tensione”. Francesco spiega che il desiderio è qualcosa di profondo e resiste di fronte alle difficoltà. Fa notare poi “che Gesù, prima di compiere un miracolo, spesso interroga la persona sul suo desiderio”. Al paralitico alla piscina di Betzatà, ad esempio, chiede: “Vuoi guarire?”. E Francesco spiega: "La domanda di Gesù era un invito a fare chiarezza nel suo cuore, per accogliere un possibile salto di qualità: non pensare più a sé stesso e alla propria vita “da paralitico”, trasportato da altri. Ma l’uomo sul lettuccio non sembra esserne così convinto. Dialogando con il Signore, impariamo a capire che cosa veramente vogliamo dalla nostra vita".

Il Papa mette in guardia dal dire “voglio, voglio”, senza poi fare niente e anche dalle lamentele che sono un veleno per l’anima. Che cosa risponderemmo a Gesù se oggi chiedesse a noi “Che cosa vuoi che io faccia per te?”, domanda e risponde così: “Forse, potremmo finalmente chiedergli di aiutarci a conoscere il desiderio profondo di Lui, che Dio stesso ha messo nel nostro cuore: Signore che io conosca i miei desideri, che io sia una donna, un uomo di grandi desideri, forse il Signore ci darà la forza di concretizzarlo”.

12 ottobre 2022