Udienza generale del 9 novembre 2022
Adriana Masotti - Città del Vaticano
Dialogo, incontro, cammino: sono le tre parole con cui Papa Francesco riassume il suo viaggio apostolico in Bahrein. Ma c'è un imprevisto: due bambini arrivano fin dal Papa e non si fanno problemi a fermarsi per un po' con lui. Francesco coglie la circostanza per parlare su come stabilire il rapporto con Dio: "Loro non hanno chiesto permesso - dice - sono venuti direttamente. Così noi dobbiamo essere con Dio: direttamente (...). Lui ci aspetta sempre. Mi ha fatto bene vedere la fiducia di questi due bambini: è stato un esempio per tutti noi. Così dobbiamo avvicinarci sempre al Signore: con libertà".
Tornando al viaggio in Bahrein, Francesco sottolinea l’importanza del dialogo con i credenti di altre fedi e in particolare con i musulmani. Il dialogo, afferma, è “l’ossigeno della pace”. Ma non c’è dialogo senza l’incontro e quanto c'è bisogno di incontrarsi. Il suo pensiero va alle tante guerre in corso nel mondo. Il Papa afferma poi che il suo viaggio in Bahrein non va visto come un episodio isolato, ma una tappa di un percorso avviato già da San Giovanni Paolo II. Un ultimo pensiero il Papa lo rivolge ai cattolici del Paese e di altri Paesi del Golfo, incontrati alla Messa celebrata allo stadio e conclude con un invito che nasce dal loro esempio: "Sentiamoci tutti chiamati a dilatare gli orizzonti: per favore, cuori dilatati, non questi cuori chiusi, duri … aprite i cuori, perché siamo fratelli tutti e perché questa fratellanza umana vada più avanti".