Udienza generale del 28 dicembre 2022
Adriana Masotti - Città del Vaticano
San Francesco di Sales, ricorda il Papa nella sua catechesi, riguardo alla nascita di Gesù scriveva in una lettera di immaginare il re Salomone “sul suo grande trono d’avorio, dorato e scolpito, che non ebbe uguale in nessun regno”, ma di preferire “cento volte vedere il caro piccolo Bambino nella mangiatoia, piuttosto che tutti i re sui loro troni”. E Papa Francesco commenta: "Gesù, il Re dell’universo, non si è mai seduto su un trono, mai: è nato in una stalla - lo vediamo così rappresentato -, avvolto in fasce e adagiato in una mangiatoia". L'evangelista Luca insiste molto sul particolare della mangiatoia, continua il Papa. "Questo vuol dire che esso è molto importante non solo come dettaglio logistico, ma come elemento simbolico per capire che genere di Messia è Colui che è nato a Betlemme".
Lo ‘stile’ di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza”. Il Bambino ce lo dimostra scegliendo di farsi povero per noi e il Papa afferma: "Stiamo attenti a non scivolare nella caricatura mondana del Natale. E questo è un problema, perché il Natale è questo. Ma oggi vediamo che, anche se è un 'altro Natale', tra virgolette, è la caricatura mondana del Natale, che riduce il Natale a una festa consumistica e sdolcinata. Ci vuole fare festa, ci vuole, ma che questo non sia il Natale, il Natale è un’altra cosa. (...) Il Natale è gioia e festa, certamente, ma nella semplicità e nell’austerità".