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L'urna contenente le reliquie di santa Teresina esposta in Piazza San Pietro durante l'udienza generale L'urna contenente le reliquie di santa Teresina esposta in Piazza San Pietro durante l'udienza generale  (VATICAN MEDIA Divisione Foto)

Udienza generale del 7 giugno 2023

Adriana Masotti - Città del Vaticano

È bello che le reliquie di santa Teresa di Lisieux siano qui mentre stiamo riflettendo sulla passione per l’evangelizzazione, afferma il Papa, annunciando che a lei, in questo 150.mo della nascita, ha intenzione di dedicare una Lettera apostolica. "È patrona delle missioni, ma non è mai stata in missione", osserva, dal monastero li accompagnava con lettere, preghiere e sacrifici, come un motore che, nascosto, dà a un veicolo la forza per andare avanti. Francesco si chiede da dove nasceva la sua forza missionaria e cita due episodi della vita della santa: il primo risale a quando Teresa aveva soli 14 anni. Dopo un dispiacere vissuto in famiglia "cominciò a sentire che 'la carità le entrava nel cuore - così dice -, col bisogno di dimenticare sé stessa'. Da allora rivolse il suo zelo agli altri, perché trovassero Dio e anziché cercare consolazioni per sé si propose di 'consolare Gesù, [di] farlo amare dalle anime'".

Intercedere per gli altri, specie per i peccatori, diventa il proposito di Teresina, lo fa anche per un criminale condannato a morte che grazie alle sue preghiere, alla fine, si pente. Papa Francesco sottolinea che i missionari "non sono solo quelli che fanno tanta strada, ma sono anche coloro che lì dove si trovano, vivono "come strumento dell’amore di Dio". E conclude: "Alla Chiesa, prima di tanti mezzi, metodi e strutture, che a volte distolgono dall’essenziale, occorrono cuori come quello di Teresa, cuori che attirano all’amore e avvicinano a Dio". 

07 giugno 2023