Santa Maria Bertilla Boscardin, vergine, di Vicenza
Maria Bertilla
Nasce il 6 ottobre 1888 a Gioia di Brendola, Vicenza. Figlia di contadini, fin da piccola - come tutti a quel tempo - è impegnata nella vita agricola e nei lavori della casa. Desiderosa di donarsi al Signore, chiese consiglio al parroco che le suggerisce l’istituto delle suore Maestre di Santa Dorotea: qui entra continuando a svolgere lavori casalinghi, nei quali aveva particolare dimestichezza.
Suor Maria
Dopo i primi voti temporanei in cui riceve il nome di Maria, presta la sua opera presso l’ospedale di Treviso a servizio dei malati, e vi rimane fino alla morte. Pur di svolgere al meglio il suo compito, studia per ottenere il diploma di infermiera. La guerra del 1915-18 porta un grande lavoro per tutto il personale ospedaliero, e anche in questo frangente non si risparmia. Successivamente, trasferita di comunità, segue i malati in Brianza e a Viggiù (Como). Risalgono a questo periodo le incomprensioni con alcuni medici e la sua superiora, che decide di allontanarla dai malati e mandarla a svolgere la sua opera in lavanderia. E' un periodo molto doloroso per lei, ma lo accetta in silenzio.
Ultimi anni di vita
Rientrata a Treviso, riprende il suo servizio in ospedale accanto ai malati. Muore il 20 ottobre 1922 a causa di un tumore operato già all’età di ventidue anni, ora diventato metastasi. In occasione del funerale e anche successivamente, molti sono i fedeli che sono accorsi alla sua tomba e molti anche i miracoli, tanto che nel 1952 Pio XII la beatifica e nel 1961 Giovanni XXIII la canonizza.