I disegni dei bambini al Papa, per le cure dei piccoli del mondo
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
I disegni donati dai bambini a Papa Francesco diventano un dono per gli altri bambini del mondo che hanno bisogno di cure. E’ l’iniziativa “Caro Papa Francesco, ti regalo un disegno” promossa dal Bambino Gesù e da “La Civiltà Cattolica”: una mostra di 100 disegni, certificati dalla segreteria particolare del Papa, che sarà inaugurata stasera alle 18.30 nella sede di Palidoro dell’ospedale pediatrico della Santa Sede dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin.
L’esposizione dei disegni, completata dalla video animazione di alcuni disegni, darà il via alla campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi per sostenere la cura e l’accoglienza dei piccoli pazienti che vengono dall’estero.
A padre Antonio Spadaro, direttore de “La Civiltà Cattolica”, alla quale Francesco ha affidato i disegni ricevuti dai bambini, abbiamo chiesto lo scopo e il valore di questa iniziativa.
R. - Un dono fatto al Santo Padre dai bambini diventa un dono per altri bambini. Il Papa ha consegnato i disegni, che gli sono arrivati dai bambini e continuano ad arrivare dai bambini del mondo a Civiltà cattolica. E noi, anche su desiderio del Papa stesso, li abbiamo messi a disposizione del Bambino Gesù per un’iniziativa a favore dei bambini che vengono da varie parti del mondo e che devono essere curati e hanno bisogno di essere sostenuti.
D. - Cosa disegnano e cosa scrivono i bambini del mondo al Papa?
R. - Sono messaggi che rivelano il mondo. Di fatto i bambini presentano al Papa la loro visione della realtà, quindi a volte scrivono, mandano dei messaggi, delle domande e certamente si vede un mondo fratturato, diviso, ferito. I bambini sono molto sensibili a questo e offrono al Papa la propria visione della realtà in maniera anche molto emozionale, molto viva.
D. - Qualche flash di disegni e parole che le sono rimasti nel cuore?
R. - Quella che mi è rimasta più nel cuore è l’immagine dei bambini che presentano i migranti che annegano: bambini che hanno visto questa tragedia, i bambini di Lesbo, in particolare, in cui si vede come il sole piange, la nave piange, tutto il mondo piange… I bambini hanno disegnato le lacrime. Questo ha colpito molto. Come anche posso citare il disegno di un bambino tedesco che ha rappresentato il Papa con il mondo sulla testa, come se fosse un nuovo Atlante, l’unica persona in grado di reggere il peso del mondo, un mondo che è fatto come una casa piena di finestre aperte.
D. - Disegni che i bambini consegnano via posta o personalmente o addirittura come aerei di carta che cercano di lanciare sulla papamobile…
R. - Sì, esattamente, noi abbiamo raccolto questi disegni in un libro dal titolo “Caro Papa Francesco”, perché in fondo sono i disegni che i bambini hanno dato al Papa ponendo delle questioni, delle domande a cui il Papa ha pure risposto. Sono dei messaggi lanciati al Papa ma nel Papa in fondo si vede un’autorità morale, significativa, quest’uomo vestito di bianco, che rappresenta una risposta ai drammi del mondo.
D. - In conclusione, cosa chiedono a noi adulti i bambini con i loro disegni?
R. - Attenzione, profonda attenzione. E ci danno la loro versione del mondo. Questa è la cosa che mi colpisce di più. Alcuni di loro rappresentano il Papa, però il Papa sempre in un contesto, allegro o triste… Quindi ci fanno capire come loro vedono il mondo e questa per noi è una grande responsabilità.
Per i bimbi in cura dall’estero
Con oltre 600 posti letto, il Bambino Gesù rappresenta il più grande policlinico e centro di ricerca pediatrico in Europa, punto di riferimento per la salute di bambini e ragazzi provenienti dall’Italia e dall'estero. Il numero di pazienti dall'estero cresce ogni anno. Spesso il Bambino Gesù si fa carico integralmente delle spese di cura e di accoglienza per i bambini e le loro famiglie. Negli ultimi 2 anni sono stati circa 100 i pazienti umanitari accolti dall’ospedale della Santa Sede, provenienti da più di 30 Paesi, dall’ Albania alla Bielorussia, dal Camerun all’ Irak, per un costo di quasi 2 milioni di euro. Per proseguire in questo impegno di accoglienza e di cura, l'ospedale ha bisogno dell'aiuto di tutti.
La campagna di raccolta fondi
La mostra, che si potrà visitare fino a metà febbraio, dà il via alla campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi. Attraverso la pagina dedicata sul portale www.ospedalebambinogesu.it, sarà possibile fare un’offerta. I donatori potranno scaricare una copia digitale dei disegni regalati dai bambini al Papa. I disegni originali, certificati dalla Segreteria particolare di Sua Santità, saranno consegnati a quanti si saranno caratterizzati per la loro attenzione e l’impegno nei confronti dei bambini stranieri bisognosi di cure, a partire dalle associazioni e le case famiglia che da tempo assistono l'ospedale nell'accoglienza dei pazienti e delle loro famiglie.
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