Tribunale Vaticano, inaugurato anno giudiziario 2018
Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano
Con la relazione del promotore di giustizia, Gian Piero Milano, si è inaugurato oggi l'ottantanovesimo anno giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano. La giornata è stata aperta dalla Messa celebrata dal cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, nella cappella di Maria Madre della famiglia nel palazzo del Governatorato.
Lotta alla criminalità finanziaria e riduzione della clientela dello Ior
Nella relazione si sottolinea che sono stati “compiuti significati passi in avanti” nella trasparenza e nella lotta alla criminalità finanziaria con l’adeguamento alle leggi internazionali. E prosegue “l’impegno della Santa Sede a recepire principi e strumenti giuridici adottati dalla Comunità internazionale in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo”. Il promotore di giustizia, Gian Piero Milano, rende noto che nel quinquennio 2013-2017 è stato disposto il sequestro complessivo di 21 milioni 847 mila euro e 4.milioni oltre a somme ingenti in altre valute. Per quanto riguarda l’Istituto per le opere di religione (Ior), il processo di selezione riduttiva della clientela avviato dall’Istituto – scrive inoltre il promotore di giustizia – “ha certamente ridotto enormemente eventuali spazi per pratiche di riciclaggio”.
Diversi i casi esaminati dal Tribunale dello Stato della Città del Vaticano
Nell’Anno Giudiziario 2016-2017 – si legge nella relazione del promotore di giustizia - il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano si è occupato di due casi di diversa gravità e contenuti, “giungendo in un caso ad una sentenza di condanna per appropriazione indebita (così derubricata rispetto all’originaria accusa di peculato) a carico di uno dei due coimputati, e all’assoluzione dell’altro”. Il secondo caso “riguardava un tentativo di corruzione, dal quale l’imputato è stato assolto”. Si è concluso poi nello scorso anno “un processo molto seguito mediaticamente, riguardante la sottrazione e pubblicazione a mezzo stampa di documenti riservati riguardanti l’attività e i lavori di organismi della Santa Sede”. Sono inoltre recentemente giunti all’attenzione dell’Ufficio del Promotore di Giustizia “due casi di differente configurazione e rilevanza rientranti nell’ambito dei delitti contro la persona, in particolare contro i minori”. Gli accertamenti avviati sono “alla fase preliminare e si svolgono, doverosamente, nel riserbo più assoluto, per rispetto di tutti i soggetti coinvolti”.
Opera di contrasto di reati predatori
Nella relazione si menziona anche “la vicenda giudiziale avviata in sede civile nei confronti di dirigenti apicali dell’Istituto per le opere di religione, citati per mala gestio”. Si è in attesa della sentenza, di imminente pubblicazione. Nella relazione si ricorda infine anche l’opera di contrasto “di reati predatori all’interno della Basilica Vaticana, dei Musei, della farmacia e dell’Economato, con significativi risultati operativi”. In riferimento a questi reati, sono state arrestate 5 persone.
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