Cardinale Parolin sulle migrazioni: "Serve condivisione"
Eugenio Murrali - Città del Vaticano
"Sentire come nostre le sofferenze degli altri", questa la chiave secondo il segretario di Stato, card. Pietro Parolin, che alla Plenaria dell'ICMC ha sottolineato la necessità di un diverso approccio di fronte al fenomeno delle migrazioni: "Dobbiamo sentire sula nostra carne e sulla nostra pelle le difficoltà degli altri". "Non numeri, ma persone", come dice Papa Francesco, ribadisce il cardinale, secondo cui bisogna trovare un approccio nuovo, basato sulla condivisione, su una cultura dell'incontro e dunque dell'accoglienza.
Una visione positiva dell'immigrazione
E' inoltre importante, afferma, impegnarsi per creare una visione positiva dell'immigrazione, abbandonando la cultura dello scarto. I giovani, poi, sostiene il cardinale Parolin, sono un motore forte, perché mostrano un atteggiamento positivo, sono più abituati a considerare il fenomeno delle migrazioni come naturale.
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