Si conclude VHacks: premiate le app solidali del futuro
Michele Raviart - Città del Vaticano
Vengono dall'Università di Calgary, in Canada, e dalla Georgetown University di Washington Dc alcuni degli studienti premiati al Vhacks, il primo Hackathon ospitato dal Vaticano. Tre le sezioni premiate: inclusione sociale, dialogo interreligioso e "migranti e rifugiati". Tra le proposte presentate, un'app che aiuta i medici a conoscere il quadro diagnostico dei rifugiati tramite un database condiviso, un'applicazione per mettere in rete gli eventi legati al volontariato e un viaggio in realtà aumentate tra le religioni del mondo.
Un successo che si spera di ripetere ogni anno
"Spero che questo sia solo il primo degli Hackathon ospitati dal Vaticano e che potrà essercene uno ogni anno", ha commento mons. Lucio Adrian Ruiz, Segretario della Segreteria per la Comunicazione, il quale ha ribadito che "adesso inizia la sfida per i vincitori, ovvero trasformare in realtà i progetti".
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