Il Magistero di Francesco visto da 11 teologi e la lettera di Papa Benedetto
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
"Misericordia è il nome di Dio e, dunque, ci dice chi è Dio per noi". E' con questa definizione cara a Papa Francesco, che il cardinale Walter Kasper, presidente emerito del Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani, ha aperto il suo intervenuto alla presentazione della Collana “La Teologia di Papa Francesco” presso la Sala Marconi della Radio Vaticana.
Presenti anche il responsabile editoriale della Lev, la Libreria Editrice Vaticana, fra Giulio Cesare, don Matteo Visioli, sottosegretario della Congregazione della Dottrina della Fede (in sostituzione del Prefettto, mons. Luis Francisco Ladaria assente per indisposizione) e don Roberto Repole, presidente dell’Associazione Teologica Italiana e Curatore della Collana.
L’evento, alla vigilia del quinto anniversario dell'elezione di Francesco, è stato moderato dalla vaticanista Elisabetta Lo Iacono davanti ad una platea internazionale di giornalisti.
Il messaggio di Francesco, la sua capacità di leggere le esigenze dei tempi in continuità con i papati precedenti e con le grandi intuizioni del Concilio Vaticano II, sono stati il filo rosso di una conferenza che ha messo in risalto l'avvento di una nuova forma di misticismo: "la mistica degli occhi aperti sull'angoscia del prossimo".
Ma prima che gli invitati prendessero la parola, il Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, mons. Dario Edoardo Viganò, ha letto la lettera di Benedetto XVI a lui inviata in occasione della presentazione della collana "La Teologia di Papa Francesco".
Ultimo aggiornamento alle 20.29 del 12/03/2018
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