Esorcismo: al Regina Apostolorum un corso unico al mondo
Federico Piana – Città del Vaticano
Torna a Roma, unica esperienza del genere al mondo, il corso sull’esorcismo e la preghiera di liberazione organizzato dall’Istituto Sacerdos dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, in collaborazione con il gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa. L’edizione è la numero tredici, tra il 16 e il 21 aprile prossimi. La partecipazione è estremamente riservata: sono ammessi, infatti, solo sacerdoti con provata necessità di aggiornamento. I lavori si svolgeranno a porte chiuse.
La genesi del corso
Padre Pedro Barrajon è docente di teologia all’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum e memoria storica del corso: “Quindici anni fa alcuni sacerdoti che frequentavano il nostro istituto ci chiesero di saperne di più su esorcismo e preghiera di liberazione. Si sentivano impreparati. Nacque in quel momento l’idea di offrire loro una panoramica seria, scientifica, teologica, interdisciplinare”. Perché, oggi come allora, ci sono molte lacune da colmare. “Bisogna dire la verità: il mondo dell’esorcismo è un campo non facile. La teologia di qualche decennio fa lo aveva abbandonato perché non lo considerava all’altezza del mondo razionalistico di oggi”. Ecco che in fretta bisogna recuperare il tempo perduto. “E’ importante: ogni sacerdote deve avere un accompagnamento. Deve essere formato per affrontare casi concreti. Fare un esorcismo non è un atto di magia”.
I sacerdoti non abbiano paura di diventare esorcisti
“Un sacerdote – spiega padre Barrajon – dovrebbe essere pronto ad accogliere il ministero dell’esorcistato se il vescovo glielo offre, anche se non gli piace. Capisco, non è affascinante, a prima vista. Ma non dobbiamo dimenticarlo mai: è un ministero di carità e di misericordia”. Utile soprattutto in questo periodo storico nel quale il ricorso all’esorcista è triplicato. In Italia, secondo i dati più recenti, approssimati per difetto, le persone coinvolte sarebbero almeno mezzo milione.
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