Pontificie Opere Missionarie: domani al via l’Assemblea generale
Federico Piana - Città del Vaticano
Giovani e missione. Le parole d’ordine dell’Assemblea generale annuale delle Pontificie Opere Missionarie che si svolgerà da domani, 28 maggio al 2 giugno alla Fraterna Domus di Sacrofano, in provincia di Roma, saranno queste. Scelte pensando a Papa Francesco e al suo magistero. I lavori, ai quali penderanno parte i direttori nazionali provenienti da ogni angolo del pianeta, verranno aperti da una sessione pastorale intitolata ‘Con i giovani, proclamiamo il Vangelo a tutti’ presieduta dal card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli, e dall’arcivescovo Giampietro Dal Toso, presidente delle Pontificie Opere Missionarie. Venerdì 1 giugno prevista l’udienza con il Santo Padre.
Ottobre missionario 2019, spunto di meditazione e di azione concreta
Al centro della discussione dell’assemblea ci sarà anche la missio ad gentes e la volontà del Papa di indire per il prossimo anno ‘L’Ottobre missionario’. “Il cuore del nostro riflettere – conferma padre Fabrizio Meroni, segretario generale della Pontificia Unione Missionaria, una delle quattro Pontificie Opere Missionarie– sarà orientato anche al tema di questo appuntamento, voluto fortemente da Papa Francesco: battezzati ed inviati, la Chiesa di Cristo in missione nel mondo ”. Si discuterà sugli strumenti concreti da mettere in campo per arrivare con efficacia a portare il Vangelo a tutte le genti. Ma il mezzo più potente rimane la preghiera. “E’ l’anima della missione. Papa Francesco lo ha scritto nella lettera, inviataci nel 2017, con la quale ci ha chiesto di indire ‘L’Ottobre Missionario e ripetuto in un videomessaggio a favore delle Pontificie Opere Missionarie. Per il Papa pregare vuol dire recuperare intensamente l’incontro personale con Gesù”.
Crisi della missione, una crisi di fede
Cosa che San Giovanni Paolo II già diceva nella Redemptoris Missio, enciclica dedicata alla perenne validità del mandato missionario. “Non solo – approfondisce padre Meroni -. Al punto numero 2 di questo documento si afferma chiaramente che la crisi delle vocazioni è una crisi di fede. Ora come allora, il problema non è quello di rilanciare le missioni ma quello di rinvigorire, dare slancio alla fede cattolica. E’ donandola che la fede si rafforza. Papa Francesco nell’ esortazione apostolica Evangelii Gaudium indica chiaramente le finalità dell’ ‘Ottobre Missionario’ del prossimo anno: desidero - scrive - che la missio ad gentes diventi il paradigma, il modello, di tutta l’attività della Chiesa”. Ma cosa vuol dire fare missione, oggi? Padre Meroni risponde citando non solo Papa Francesco ma anche Benedetto XVI: “Fare missione vuol dire comunicare agli altri, senza potersi trattenere, la nostra profonda esperienza di Gesù Cristo. La crisi della fede ha fatto in modo che ci si disinteressasse di Gesù Cristo e, conseguentemente, della salvezza del mondo”.
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