Nelle nuove monete vaticane il Laocoonte e la cupola del Brunelleschi
Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Quattro nuovi soggetti arricchiscono da oggi le collezioni numismatiche dello Stato della Città del Vaticano e attirano l’attenzione dei tanti appassionati. La prima moneta emessa oggi dall’Ufficio Filatelico e Numismatico dello Stato della Città del Vaticano celebra, come di consuetudine, il sacramento del Battesimo ed è stata affidata, quest’anno, all’artista Chiara Principe. Nel valore in oro da 10 euro, la scultrice ha raffigurato Gesù Cristo immerso nel Giordano con le mani giunte e l’acqua battesimale che gli scende sul capo.
Cento euro in oro con la Sacrosanctum Concilium
L’altra emissione in oro, del valore di 100 euro, inaugura un ciclo quadriennale dedicato alle Costituzioni Apostoliche del Concilio Vaticano II. Si inizia con Sacrosanctum Concilium, la “magna carta” del rinnovamento liturgico della Chiesa. La Liturgia è la “fonte” da cui promana tutta l’energia della Chiesa. La piccola fonte della moneta, scolpita da Daniela Fusco, rappresenta dunque la Liturgia, che rinnovata, zampilla e scorre tra le rocce e sotto le zampe dell’Agnus Dei, che rappresenta Cristo e la Chiesa. La Liturgia, fonte di energia e nutrimento alimenta il grande albero rigoglioso e pieno di frutti, simbolo del “tempo nuovo” della Chiesa Cattolica.
La due euro celebra l’Anno europeo del patrimonio culturale
La moneta bimetallica commemorativa di 2 euro, in questo 2018 è stata dedicata all’Anno europeo del patrimonio culturale, che si celebra con il motto: “Il nostro patrimonio, dove il passato incontra il futuro”. L’obiettivo è quello di incoraggiare il maggior numero di persone a scoprire e lasciarsi coinvolgere dal patrimonio culturale dell’Europa e rafforzare il senso di appartenenza a un comune spazio europeo. Lo Stato della Città del Vaticano sceglie di riprodurre sulla moneta il gruppo scultoreo del Laocoonte, una delle principali opere conservate nei Musei Vaticani. La statua, trovata il 14 gennaio del 1506 scavando in una vigna sul colle Oppio, fu acquisita da Papa Giulio II che la fece trasferire in Vaticano. Negli anni seguenti, nel Cortile delle Statue, oggi Cortile Ottagono, si è via via formato uno dei nuclei più importanti di scultura antica, che avrebbe segnato profondamente la cultura artistica dei secoli successivi. Per questo il collocamento del Laocoonte viene considerato l’atto fondante dei Musei Vaticani. La moneta bimetallica commemorativa di 2 euro, realizzata da Daniela Longo, è proposta in due versioni, la fior di conio e la più pregiata fondo specchio.
Sulla bimetallica da 5 euro, la cupola di S. Maria del Fiore
Infine la quarta moneta emessa in questo 1 giugno 2018 è la bimetallica da 5 euro, scolpita da Gabriella Titotto, con la quale l’Ufficio Filatelico e Numismatico del Vaticano celebra i 600 anni della progettazione da parte di Filippo Brunelleschi della cupola sovrastante Santa Maria del Fiore, cattedrale di Firenze, ritenuta una delle imprese costruttive più significative dell’intero Rinascimento. Costituita da due calotte di forma ogivale tra loro collegate, la Cupola ottagonale fu realizzata tra il 1418 e il 1436, esclusa la lanterna, secondo il progetto che l’architetto fiorentino presentò ad un concorso nel 1418. Il 25 marzo del 1436 la Cattedrale fiorentina venne consacrata da Papa Eugenio IV.
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