Mons. Angelo Becciu: nomina cardinalizia "una mezza sorpresa"
Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano
Mons. Angelo Becciu, incontrando i giornalisti nella Sala Stampa della Santa Sede, si è soffermato sulla nomina cardinalizia e ha rivelato come ha ricevuto questa importante notizia. "Mi aspettavo – ha detto - di diventare cardinale? E' tradizione che i Sostituti finiscano cardinali, ma con Papa Francesco questi automatismi erano in dubbio. Ho vissuto sette anni in tranquillità senza farmi prendere da questo tormento. Il Papa, comunque, me lo accennò la settimana dell'annuncio del concistoro. Mi ha detto: io la vedo quasi tutti i giorni, non può apprenderlo dalla televisione". Così me lo confidò con l'obbligo della riservatezza. Dunque - ha spiegato - è stata "una mezza sorpresa".
La Chiesa e il viaggio della santità
Riferendosi al nuovo ruolo che andrà a ricoprire – quello di prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi – mons. Becciu ha poi aggiunto: “La Chiesa per cosa esiste? Non per creare un sistema di potere o costruire nuove chiese ma per far fare esperienza all’umanità di Dio, per richiamarla che esiste, e ciò significa farne esperienza, che ti trasforma. Un bel viaggio in cui alla fine ti puoi trovare santo. La bellezza è l’importanza che ricopre questo dicastero consiste in questo, scoprire persone che hanno vissuto in maniera coerente e coraggiosa il Vangelo. Una prospettiva interessante”.
I cattolici e la politica
Mons. Becciu si è anche soffermato sul tema del rapporto tra cattolici e politica: “I cattolici - ha affermato - devono capire che l’impegno in politica non è un optional, ma deriva dalla loro missione di cristiani. Politica è la forma più alta di carità, diceva Paolo VI. In senso di servizio e dedizione per la trasformazione del Paese, è un dovere e una missione. E i cattolici hanno un capitale di valori e di Dottrina sociale che non possono mantenere chiusi nelle loro stanze, ma che devono mettere a disposizione, convinti che questo bagaglio resti utile alla crescita del Paese”.
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