Pontificia Accademia per la Vita: intervista con mons. Paglia
Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano
L'Assemblea generale della Pontificia Accademia per la Vita, tenutasi in Vaticano dal 25 al 27 giugno, ha avuto come orizzonte generale quello della "Bioetica Globale" e, partendo da questa prospettiva, si è articolato l'workshop intitolato: "Uguali alla nascita? Una responsabilità globale". Sulla vita umana - sottolinea ai microfoni di Vatican News mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita - è necessario uno sguardo che coinvolga la scienza, la medicina, l'economia, la politica, la morale e anche la dimensione religiosa. La vita va accolta, accompagnata, difesa e onorata in tutte le sue fasi. (Ascolta l'intervista con mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita)
Dal Papa il paradigma sulla vita umana
Mons. Vincenzo Paglia si sofferma, inoltre, sul discorso rivolto da Papa Francesco ai partecipanti all'assemblea della Pontificia Accademia della Vita: si deve porre attenzione, in particolare, alla vita quando è più debole, ferita, scartata, violata. Il Pontefice - aggiunge - ha parlato della persona umana e non dell'individuo perché il rischio è quello di essere narcisi, di essere "uomini specchio". La persona umana - sottolinea mons. Paglia - è indivisibile dalla famiglia umana.
La robotica al centro della prossima assemblea generale
Mons. Paglia ricorda poi che, nel febbraio del 2019, l'assemblea generale della Pontificia Accadema per la Vita svilupperà il tema della robotica. Questo focus si inscrive nel più ampio orizzonte del rapporto tra umanesimo e tecnica: è in gioco la centralità della persona umana. Come Pontificia Accademia per la Vita - conclude mons. Paglia - pensiamo che una riflessione su tale tema sia utile sia dentro la Chiesa sia nella società civile.
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