Simposio energia in Vaticano: urgente un cambio di rotta per il futuro del mondo
“Un potente motore della transizione energetica è l’innegabile realtà della crisi climatica e del degrado ambientale che colpisce maggiormente i più poveri.
I dirigenti chiamati al cambiamento radicale
Affrontare questa crisi socio-ecologica richiede un cambiamento radicale a tutti i livelli, sia personale sia collettivo”. Lo scrive il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, a conclusione del simposio “Transizione energetica e cura della casa comune”, svoltosi tra il 7 e il 9 giugno presso la Casina Pio IV. All’appuntamento, promosso anche dall’Università di Notre Dame - Mendoza College of Business, hanno preso parte i dirigenti delle principali imprese del settore petrolifero, del gas naturale e di altre attività imprenditoriali collegate all’energia, per discutere della transizione energica, delle opportunità e dei rischi per l’ambiente e per i poveri.
Serve una visione a lungo termine
I partecipanti, ricevuti da Papa Francesco il 9 giugno, hanno concordato sulla necessità di “una transizione verso un’economia a basse emissioni”, esaminando “rischi, opportunità e percorsi possibili”, “comprese le implicazioni del prezzo del carbone e la necessità di distribuire le rendite ai soggetti svantaggiati”. Particolare rilievo è stato dato alla necessità di “una visione a lungo termine”, pensando soprattutto alle generazioni future, e al fatto che “né la transizione energetica, né i cambiamenti climatici possono essere ridotti a soli problemi economici, tecnologici e normativi”, ma è “necessaria una voce morale”.
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