Card. Hummes: Papa Francesco il grande animatore del Sinodo per l’Amazzonia
Cristiane Murray – Città del Vaticano
“Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale”: è questo il tema scelto da Papa Francesco per l’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi per la Regione Panamazzonica che, avviato di fatto in occasione della sua recente visita in Perù, si svolgerà a Roma ad ottobre del 2019. Tra i 18 membri del Consiglio pre-sinodale nominati dal Papa, che collaborerà alla preparazione dell’evento, il card. Claudio Hummes che prima di recarsi a Roma per il Concistoro, si è recato in Amazzonia per sensibilizzare la Chiesa locale sul prossimo Sinodo.
Gli scopi del Sinodo per l’Amazzonia
Il Sinodo è chiamato a rispondere alla domanda se in Amazzonia la Chiesa sta svolgendo la sua missione; cosa dobbiamo pensare per il futuro e fare un discernimento. In concreto: come attualizzare l’evangelizzazione? La situazione è difficile – afferma il card. Hummes – perché i laici fanno un gran lavoro ma sono molto pochi i sacerdoti che devono impartire i sacramenti.
La protezione della Casa comune
L’Amazzonia oggi è devastata e degradata a causa dei progetti di sviluppo totalmente distruttivi. Allora il Sinodo deve interrogarsi su quali modelli di sviluppo ispirarsi per il futuro dell’Amazzonia ma anche del Pianeta. In Amazzonia non si investe per le comunità locali – osserva il porporato – ma tutte le risorse vengono esportate. Da non sottovalutare anche il fenomeno della tratta.
La preoccupazione di Papa Francesco per l’Amazzonia
Papa Francesco – sottolinea il card. Hummes – è il grande animatore che fin dall’inizio del suo pontificato si è mostrato profondamente preoccupato, pastoralmente e umanamente, per la l’Amazzonia e la sua Chiesa. Una preoccupazione che si è concretizzata con l’enciclica “Laudato si” che è un capolavoro ed è una novità nel contesto del magistero ecclesiale.
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