Paolo VI: la vita di Sulprizio rivela aspetti nuovi e misteriosi
Emanuela Campanile, Sergio Centofanti - Città del Vaticano
Il primo dicembre 1963, davanti a numerosi vescovi giunti da tutto il mondo per il Concilio Vaticano II, Paolo VI proclama Beato il giovane operaio abruzzese Nunzio Sulprizio (1817-1836), la cui breve vita rimane, anche in questo nostro XXI secolo, costante fonte di riflessione. Dichiarava infatti Montini:
Giovane e operaio
Il primo messaggio della vita e della morte di Nunzio Sulprizio è quindi rivolta a queste due categorie:
La vita del Beato: aspetto reale e mistero
Ma per Paolo VI quanto attraversato dal giovane Nunzio, va oltre le due categorie giovane-operaio, rivelando “aspetti nuovi”, “più misteriosi e più reali”:
"La problematica del lavoratore moderno"
Da qui, Montini, prosegue il suo discorso concentrandosi sull'ingiustizia di privare la vita del lavoratore della dimensione religiosa e spirituale:
La spiritualità della tradizione popolare
Fondamentale nella formazione del giovane Nunzio, la figura dell' umile nonna che Paolo VI definisce "grande maestra" e "ch’ebbe cura per alcun tempo dell’orfano e senza forse saperlo svelò a quell’animo sofferente e sensibile le prime note del divino colloquio(...):
Il segreto della sua santità
Concludendo con l'esortazione a "fare amicizia con questo caro Beato", Paolo VI non dimentica quella bontà "inesplicabile" del giovane operaio:
Il Santuario dedicato al Beato Nunzio Sulprizio
Sul punto più alto di Pescosansonesco, il paesino in provincia di Pescara dove il 13 aprile 1817 nacque il Beato Nunzio Sulprizio, è stato eretto il Santuario a lui dedicato. Ancorato alla roccia, accoglie la sorgente di Riparossa in cui, secondo la tradizione, il futuro beato si recava per medicarsi le ferite dovute alla malattia.
La fonte miracolosa
L’acqua che diede sollievo al giovane è oggi venerata nel Santuario edificato in onore del Beato. Una grande vasca a forma di barca è posta dietro l'altare a disposizione dei fedeli. Federico Piana ha intervistato il rettore del Santuario, don Gianni Caldarelli (Ascolta l'intervista), sull'attualità del messaggio del giovane Beato.
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