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Il nuovo Beato Jean Baptiste Foque Il nuovo Beato Jean Baptiste Foque  

Card. Becciu : il Beato don Fouque, esempio di sacerdote santo

Don Jean-Baptiste Fouque beatificato ieri a Marsiglia, indicato dal card. Becciu come esempio vivente e stimolante per tutti i sacerdoti. “A causa dei peccati gravi di certi ministri della nostra Chiesa - ha detto - abbiamo bisogno di sacerdoti che facciano dell’amore di Dio, ricercato nella preghiera e nell’Eucaristia, il centro propulsivo della loro vita totalmente dedicata ai fratelli”

Roberto Piermarini - Città del Vaticano

“Il Beato Jean-Baptiste Fouque è un profeta, perché in lui brucia il fuoco dell’amore di Dio e dell’amore del prossimo”. Così il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il card. Angelo Becciu, ieri pomeriggio a Marsiglia nell’Omelia per la beatificazione del sacerdote francese. Il porporato ha indicato il nuovo Beato come “esempio vivente e stimolante soprattutto per i suoi fratelli sacerdoti e per tutti quelli che sono chiamati al sacerdozio. Ricorda a noi che siamo ministri ordinati e a voi seminaristi che la nostra prima vocazione è quella di essere e divenire uomini di Dio, - ha detti - per condurre i nostri fratelli e sorelle a Lui, il Signore, testimoniando una vera capacità di accoglienza e di ascolto”. In questo contesto il card. Becciu ha invitato a pregare la Vergine Maria affinchè ci dia sacerdoti santi perché “a causa dei peccati gravi di certi ministri della nostra Chiesa, abbiamo bisogno di sacerdoti come don Fouque, di sacerdoti che, come lui, fanno dell’amore di Dio, ricercato nella preghiera e nell’Eucaristia, il centro propulsivo della loro vita totalmente dedicata ai fratelli”. “Ricorda a noi – ha continuato il prefetto - che siamo ministri ordinati e a voi seminaristi che la nostra prima vocazione è quella di essere e divenire uomini di Dio, per condurre i nostri fratelli e sorelle a Lui, il Signore, testimoniando una vera capacità di accoglienza e di ascolto” senza cadere, come ripeteva don Fouque, nella banalità e nell’indifferenza. “Obbedienza, povertà, umiltà, servizio di Dio e dei poveri – ha affermato - ecco le caratteristiche della vita di un sacerdote per il quale tutto era ordinato all’amore di Dio e al servizio delle anime”.

L’eredità del nuovo Beato

“Più di 90 anni dopo la nascita al cielo del nostro Beato – ha proseguito nella sua omelia il card. Becciu - uomini e donne continuano, nelle opere da lui fondate, a servire non soltanto i bambini, ma anche tutti quelli che sono resi fragili dalle condizioni di vita, a prescindere della loro età. Questa testimonianza di amore e di servizio compiuto in nome di Gesù, con e per amore a Gesù, fa di ciascuno di noi oggi autentici missionari della bontà e della misericordia. Con la pietà di un bambino, quest’uomo, che fu un gigante delle opere di carità, rivolgeva a Dio questa preghiera: Dio mio, ancora una volta, perdonami, tienimi un posto, indegno che sono, un povero piccolo posto nel Tuo Cuore, e benedicimi!”.

Il messaggio che lascia a tutta la Chiesa

Quindi il prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi ha indicato il messaggio che ci lascia il Beato Jean-Baptiste Fouque: “l’Eucaristia è al cuore della nostra vita, ed è, secondo il Concilio Vaticano II, “la fonte e il culmine di tutta la vita della Chiesa”. In questo senso, don Fouque colpiva profondamente i fedeli nel modo di celebrare la messa e, precorrendo i tempi, insisteva perché molti giovani e adulti ricevessero frequentemente la comunione eucaristica. Così, don Fouque viveva in profonda unione con Cristo”.
 

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01 ottobre 2018, 11:49