Card. Filoni a novizi e seminaristi di Lubango: “siate uomini e donne di Dio”
Continua la visita pastorale del card. Fernando Filoni, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli in Angola, São Tomé e Príncipe, per concludere i festeggiamenti dei 50 anni della Conferenza episcopale (Ceast) dei due Paesi lusofoni. Dopo aver ribadito la grande importanza di questo periodo formativo che stanno vivendo, il cardinale ha esortato all’impegno “non solo per conoscere il carisma caratteristico della propria famiglia religiosa, ma anche e soprattutto per vivere intensamente e con amore questo carisma”. Quindi il card. Filoni si è soffermato su alcuni aspetti prioritari della formazione. “Mentre vi esorto a rinnovare il dono di Dio che è in voi (2 Tm 1, 6) – ha detto -, vi raccomando di dedicarvi alla vostra maturazione umana e affettiva, diventando uomini e donne di Dio di grande probità morale, pronti a vivere la castità religiosa come un dono totale di sé a Dio e alla Chiesa”.
Importanza della vita comunitaria
Il porporato ha poi sottolineato l’importanza della vita comunitaria, il luogo privilegiato della formazione, in cui “ognuno impara a vivere in fraternità con colui che Dio gli ha posto accanto, accettando le sue caratteristiche positive insieme alle sue differenze e limitazioni”. La formazione deve portare alla missione: “Secondo la visione di Papa Francesco, che consiste in una Chiesa estroversa e attiva in diversi ambiti sociali ed ecclesiali, è necessario acquisire uno spirito missionario per condividere la gioia del Vangelo”. Il discepolo deve essere un missionario “innamorato del Maestro” e profondamente in relazione con il popolo di Dio che lo ha generato.
Vita sacerdotale e religiosa ha bisogno di maturità umana e spirituale
Rivolgendosi infine ai maestri del noviziato dei diversi ordini religiosi, il cardinale ha ribadito che “la formazione è un lavoro importante e delicato, che si deve realizzare con serietà e responsabilità” in quanto comporta conseguenze per il futuro della Chiesa locale e universale, come si può vedere dai problemi che attualmente feriscono la Chiesa: “La vita di sacerdoti e religiosi ha bisogno di una base solida, basata sulla maturità umana e spirituale”. Tra i compiti dei maestri di noviziato c’è quello di aiutare i giovani a fare un buon discernimento, e di esercitarlo nella scelta dei candidati all’ordine o alla professione religiosa. Per questo i formatori devono essere “competenti, dotati di buone qualità umane, morali e spirituali, devono essere modelli per i giovani”.
Incontro con i seminaristi di teologia e filosofia di Lubango
Nel pomeriggio di ieri nel Seminario di Jau, è avvenuto l’incontro del card. Filoni con i seminaristi di teologia e di filosofia delle diocesi che compongono la Prefettura apostolica di Lubango. Il prefetto del Dicastero Missionario ha portato il saluto e la benedizione del Santo Padre, esortando i seminaristi a rispondere “con generosità e fedeltà” alla chiamata del Signore e alle attese del popolo di Dio, e a prepararsi per la missione “con una solida formazione umana, spirituale, teologica e culturale, per essere discepoli missionari sempre più appassionati di Gesù e della sua missione”.
Il sacerdote deve essere “discepolo missionario”
Nel suo discorso il cardinale ha indicato come punto di riferimento dei seminaristi, durante questi anni di preparazione al sacerdozio, la persona di Gesù Cristo, e ha tracciato il profilo del sacerdote che dovranno essere: autentico “discepolo missionario”, che non è appagato dalle comodità e dal lusso, non è un “funzionario del sacro” o un clericale, ma è sempre “in uscita” nell’ascolto di Cristo per portare la gioia del Vangelo ai poveri e a tutti coloro che incontra. “Cari seminaristi – ha detto infine il card. Filoni -, concludo con questa esortazione: siate discepoli missionari e non abbiate paura di prepararvi ad essere dei preti ‘discepoli missionari’!”. Alla fine della giornata il cardinale ha presieduto la concelebrazione eucaristica con i seminaristi e i loro formatori. (S.L. - Agenzia Fides)
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