Don Ricardo Reyes: questa Gmg porterà un tempo nuovo a tutta la Chiesa
Marina Tomarro, Città del Vaticano - Francesca Sabatinelli, Panama
Una città che si riscopre con un grande cuore e accogliente come non avrebbe mai pensato, con decine di migliaia di giovani che attraversano festosi le sue vie con il comune obiettivo di incontrarsi ed ascoltare papa Francesco e le sue parole di speranza e di pace. È la Panama che sta vivendo intensamente queste giornate speciali della XXXIV Giornata mondiale della gioventù.
La grande gioia dei panamensi
“La presenza di papa Francesco nella nostra città - spiega don Ricardo Reyes officiale della Congregazione per il culto divino alla nostra inviata Francesca Sabatinelli - è per noi qualcosa di incredibile. Tutta la mia famiglia, i miei fratelli e i nipoti, sin dalle prime ore del mattino, corrono dove sanno che lui ci sarà e continuano a seguirlo tutto il giorno, e così fanno tutti, per noi è un dono davvero speciale”.
La consacrazione di Santa Maria l’Antigua
Uno dei momenti maggiormente vissuti dalla città è stata la consacrazione della Basilica di Santa Maria la Antigua, dopo il lunghissimo periodo di restauri durato oltre 108 anni. “È stato un momento di preghiera davvero intenso - sottolinea don Ricardo - vissuto con grande devozione, sia da noi che dal Papa. Mi ha molto colpito quando ha baciato le reliquie dei santi e ha unto l’altare consacrandolo con grande quantità di olio, è stato molto toccante“
Un tempo nuovo per la Chiesa
Fuori dalla cattedrale, una piazza gremita da decine di migliaia di giovani che lo attendevano prima di iniziare il loro cammino verso il Campo San Juan Pablo II dove si svolge la Veglia. “Con questo viaggio del Papa - continua don Reyes - è iniziato un tempo di nuova evangelizzazione che ha come segno proprio la gioventù latino americana. Saranno loro il motore di tutto”. Grande è la vicinanza dei ragazzi alla Chiesa in queste giornate “I giovani - conclude - hanno capito che sono parte viva della Chiesa, perché sono proprio le loro preghiere, quelle dei più piccoli, dei più fragili, a riparare gli sbagli degli altri".
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