Precisazione della Santa Sede sul caso di mons. Zanchetta
Rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, su articoli pubblicati recentemente da alcuni organi di informazione e su ricostruzioni fuorvianti sulla vicenda del vescovo argentino Gustavo Oscar Zanchetta, nominato dal Papa nel dicembre scorso come assessore dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, il Direttore “ad interim” della Sala Stampa della Santa Sede, Alessandro Gisotti, ribadisce "con fermezza quanto già dichiarato lo scorso 4 gennaio". "Il caso - afferma Gisotti - è allo studio" e al termine di tale procedimento, precisa ancora il Direttore, "verrà data informazione sugli esiti”.
Nell'intervento ad inizio del mese di gennaio, Alessandro Gisotti specificava che il presule non era stato "rimosso dalla diocesi di Oran", ma che "fu lui a dimettersi"."La ragione delle sue dimissioni" precisava Gisotti era "legata alla sua difficoltà nel gestire i rapporti con il clero diocesano e in rapporti molto tesi con i sacerdoti della diocesi. Al momento delle sue dimissioni vi erano state contro di lui accuse di autoritarismo, ma non vi era stata contro di lui alcuna accusa di abuso sessuale. Il problema emerso allora era legato alla incapacità di governare il clero".
Nel ripercorrere l’iter del presule argentino, il Direttore "ad interim" affermava che "dopo il periodo in Spagna, in considerazione della sua capacità gestionale amministrativa" mons. Zanchetta era "stato nominato assessore dell’Apsa (incarico che non prevede comunque responsabilità di governo del Dicastero). Nessuna accusa di abuso sessuale era emersa al momento della nomina ad assessore". "Sulla base di queste accuse e delle notizie emerse di recente sui media" aveva ancora affermato Gisotti "il vescovo di Oran ha già raccolto alcune testimonianze che devono ancora arrivare alla Congregazione per i Vescovi. Qualora venissero confermati gli elementi per procedere, il caso sarà rimesso alla commissione speciale per i vescovi".
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