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 Vaticano, Guardia Svizzera all' Arco delle Campane Vaticano, Guardia Svizzera all' Arco delle Campane 

Aperto in Vaticano l'anno giudiziario 2019

Con la relazione del promotore di Giustizia si è aperto ufficialmente in Vaticano questa mattina l'Anno Giudiziario

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano

Aperto alle esperienze giuridiche contemporanee pur rimanendo ancorato ai principi del diritto divino storicizzati nell'ordinamento canonico. E' questo l'aspetto essenziale dell'ordinamento giuridico vaticano e delle attività istituzionali in cui si esprime, che assumono dunque una natura "delicata" e "complessa".  Lo ha sottolineato questa mattina il Promotore di Giustizia, Gian Piero Milano, nel suo discorso di inaugurazione dell'Anno Giudiziario del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, in cui più volte ha voluto rimarcare l'impegno alla cooperazione internazionale nel contrasto a tutto ciò che minaccia i valori fondamentali della dignità umana, del bene comune e della pace.

Storia e innovazione

Il professor Milano nella sua articolata relazione ha ricordato innanzitutto radici e genesi dell'Ordinamento vaticano - a 90 anni dalla costituzione dello Stato della Città del Vaticano - nato a garanzia dell'indipendenza e della sovranità della Santa Sede, e quindi la sua evoluzione in conformità al diritto internazionale generale e pattizio. Menzione a parte le leggi di Papa Francesco e i relativi riflessi sull'attività giurisdizionale, con particolare riferimento ai delitti contro i minori, a quelli contro l'umanità, contro la sicurezza dello Stato - con la nuova figura di reato riguardante la "divulgazione di notizie e documenti" - e alle norme sulla cooperazione internazionale e l'assistenza giudiziaria in cui si rileva il completo "diradarsi degli atteggiamenti di chiusura". Particolare riferimento a questo proposito è andato, nella Relazione del professor Milano, alla congruità con gli standard internazionali in materia di riciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo.

Cooperazione e controllo

A sottolineare l'effettività di questa cooperazione va ricordato che nell'anno trascorso sono state avanzate 6 richieste di cooperazione internazionale da altrettante autorità straniere, una delle quali di Paese extracomunitario - dato significativo se si pensa che il totale delle richieste attive di cooperazione avanzate dal Vaticano tra il 2012 e il  2018 ha raggiunto un totale di 10 richieste - e che l'Autorità di Informazione Finanziaria (A. I. F) ha trasmesso all'Ufficio del Promotore 7 rapporti di operazioni sospette in materia di riciclaggio, frode ed evasione fiscale. "Per contro" fa notare il Promotore, sempre nel 2018, è pervenuta una sola richiesta rogatoriale da autorità straniere", un dato che viene interpretato come "sintomatico dell'efficacia delle azioni intraprese tra i vari attori del sistema interno antiriciclaggio per ridurre al massimo eventuali spazi di operatività della criminalità finanziaria internazionale".

Due le leggi citate dal Promotore in quanto emanate nel 2018, l'una in materia di abusi di mercato, l'altra di prevenzione patrimoniale, mentre tra le Suggestioni per ulteriori modifiche normative, il promotore evidenzia alcune lacune in talune materie ad esempio l'impunità dell'usura, una lacuna, scrive " che nell'ottica della repressione penale, incide sensibilmente sulla effettiva operatività degli strumenti di cooperazione internazionale ancorati al principio della 'doppia incriminazione'" .

I dati

In evidenza, nella seconda parte della Relazione infine, i dati inerenti l'attività svolta dalla Gendarmeria e dalla Polizia giudiziaria - in sinergia con l'Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale, con l'A.I.F. e in sede di Co.Si.Fi. - tanto in ambito di antiriciclaggio che di crimini informatici, come l'oscuramento di siti web diffamatori o la chiusura di account di posta elettronica per reati di truffa o furto di identità virtuali. Nel dettaglio, nel corso del 2018, sono stati effettuati 6 arresti, 75 fermi, 86 denunce di furti, 15 segnalazioni di truffe afferenti lo Stato della Città del Vaticano, 97 denunce per danneggiamento. Inoltre sono stati eseguiti controlli in entrata-uscita dallo Stato vaticano per 8.092 persone (ditte, dipendenti Santa Sede e Stato, pedoni, ecc.); 3.753 veicoli (di persone che hanno titolo o motivo di accedere). In totale  11.845 controlli effettuati, che includono anche quelli relativi alla normativa per la trasparenza sul trasporto di denaro contante.

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16 febbraio 2019, 11:32